L’Italia è un paese notoriamente povero di idrocarburi e fonti energetiche. Nonostante questo, l’Italia possiede dei giacimenti petroliferi e di gas naturale? Certo che sì e nonostante essi non siano giganteschi (e ben lontani quantitativamente dal poter soddisfare i bisogni complessivi del paese), non sono neanche trascurabili. Per quanto riguarda il petrolio, la produzione complessiva italiana nel 2019 è risultata essere pari a 70.675 barili al giorno. A livello mondiale, la produzione è stata pari a circa 80 milioni di barili. A livello pro-capite si tratta di 1189 barili di petrolio prodotti per ogni milione di abitanti al giorno in Italia (a livello mondiale la media è di 10.978 barili). L’Italia è solo il quarantacinquesimo produttore mondiale, eppure, nonostante l’esiguità della produzione, il nostro paese è il quinto produttore europeo, alle spalle di Norvegia, Regno Unito, Romania e Danimarca. La Norvegia, in particolare, ha avuto nel 2019 una produzione pro-capite pari ad oltre 300.000 barili per milione di abitante al giorno, un valore altissimo. Si tratta di una produzione di petrolio di 46,6 kg per residente norvegese al giorno. In Italia, per produrre un barile ogni residente, si impiegano all’incirca due anni e mezzo. Per quanto riguarda il gas naturale, la produzione si aggira sui cinque miliardi di metri cubi all’anno, che pongono l’Italia anche in questo campo al quinto posto in Europa, dietro a Norvegia, Olanda, Regno Unito e Germania. L’Italia è quindi il quinto produttore europeo sia di petrolio che di gas naturale.
Gas naturale
Nel 2019 la produzione di gas naturale è stata pari a 4 miliardi 943 milioni di metri cubi, con massimo a gennaio e marzo e minimo a giugno, settembre e novembre. La produzione in mare ( off-shore) è stata maggiore di quella su terra-ferma: 2 miliardi 927 milioni contro 2 miliardi 55 milioni di metri cubi. La produzione è molto concentrata: circa un miliardo e mezzo di metri cubi sono stati prodotti nella sola regione Basilicata. Su terra-ferma, le altre regioni più produttive sono L’Emilia-Romagna e la Sicilia, con 166 milioni e 178 milioni rispettivamente. Seguono Molise e Puglia con circa 70 e 80 milioni. La produzione in altre regioni è assai poco significativa e maggiore in Lombardia. Per quanto riguarda le zone marine, esse sono divise in quattro aree, denominate zona A, zona B, zona C e zona D. La produzione è maggiore nella zona A (Alto-Adriatico), dove la produzione è stata di un miliardo 645 milioni di metri cubi, seguono la zona B (Canale di Sicilia) e la zona C. La produzione è quasi completamente assente invece nel Tirreno e nel Mar Ligure.
Petrolio
Nel 2019 la produzione petrolifera nazionale è stata di 4 miliardi 268 milioni di kg. La produzione terrestre è qui decisamente dominante, dato che riguarda 3 miliardi 819 milioni di kg. La produzione marina è stata di 448 milioni di kg. La Basilicata ha prodotto, da sola, circa 3 miliardi 304 milioni di kg. La Sicilia segue da molto distante con 454 milioni di kg. Produzioni molto risibili si hanno poi in Emilia-Romagna e Piemonte. A livello marino, la maggior parte della produzione è concentrata nel Canale di Sicilia.