La Route des Grandes Alpes è una strada turistica di 720 chilometri che attraversa le Alpi Francesi da nord a sud. Essa parte da Thonon-les-Bains, località situata sulle rive del Lago di Ginevra ( Lac Leman in francese), nel dipartimento dell’Alta Savoia e si conclude a Nizza, sulle rive del Mediterraneo, nel dipartimento delle Alpes-Maritimes ( Alpi Marittime). Nel suo percorso sono presenti 17 colli/valichi di montagna, dei quali 6 superano i 2000 metri di altitudine. Il dislivello complessivo è di circa 17000 metri.
Partendo da Thonon i principali passi sono: Col des Gets ( 1170m), Col de la Colombiere ( 1613 m), Col des Aravis ( 1486 m), Col de Saisies ( 1650 m), Cormet de Roseland ( 1968 m), Col de l’Iseran ( 2770 m), Col du Telegraphe ( 1566 m), Col du Galibier ( 2645 m), Col du Lautaret ( 2058 m), Col d’Izoard ( 2360 m), Col de Vars ( 2108 m), Col de la Cayolle ( 2326 m), Col de la Couillole ( 1678 m), Col de Turini ( 1604 m), Col de Castillon ( 728 m), Col d’Eze ( 507 m). La strada passa per molte località conosciute, numerose delle quali ospitano anche complessi sciistici: tra di esse Morzine, Le Grand Bornand, Saint Jean de Sixt, Notre-Dame-de Bellecombe, Bourg Saint-Maurice, Val d’Isere, Modane, Serre Chevalier, Briancon, Vars, Barcelonnette, Valberg, Sospel e sulla costa Mentone. La strada attraversa cinque dipartimenti francesi, tre dei quali presentano un nome con la parola “Alpes” ( Alpi): si tratta da nord a sud: di Haute Savoie ( Alta Savoia), Savoie ( Savoia), Haute Alpes ( Alte Alpi), Alpes de Haute Provence ( Alpi dell’alta Provenza) e Alpes-Maritimes ( Alpi Marittime).
Il percorso può essere diviso grossomodo in cinque parti geograficamente e ambientalmente diverse:
La prima va da Thonon fino al colle denominato Cormet de Roseland, al confine tra la Savoia e l’Alta Savoia: questo tratto è caratterizzato da passi di montagna non troppo alti, montagne imponenti ma non altissime e un paesaggio verdeggiante, irrorato da frequenti piogge. I paesi e le cittadine sono ordinate e ricche e le chiese con i campanili dalla scintillante copertura metallica tipica savoiarda rallegrano il paesaggio. Il verde, la ricchezza delle costruzioni e l’ordine faranno forse pensare a qualcuno una somiglianza con la Svizzera, in effetti non troppo lontana. La morfologia stessa delle montagne è tipicamente nord alpina, quasi bavarese. Il territorio attraversato è altre-sì più urbanizzato che in altre aree, stante anche la quota minore. Le località attraversate sono dedite sia al turismo invernale che estivo. In questo segmento si attraversa lo Chablais, poi la catena degli Aravis ( Chaine des Aravis) e infine il Beaufortain ( territorio di Beaufort).
La seconda zona va dalla Cormet de Roseland fino alla zona di Briancon ed è compresa nel dipartimento della Savoia. Si tratta del pezzo decisamente più “alpino” dell’intera tratta, comprendendo i due colli più alti del percorso ( l’Iseran e il Galibier), notissimi per il passaggio del Tour-de-France. Questa tratta costeggia inoltre le montagne più alte dell’intera tratta, nonché delle intere Alpi Francesi (ad esclusione del Monte Bianco) come i massicci della Vanoise e degli Ecrins, potendo qui ammirare gli unici ghiacciai perenni di tutta la Route. Dal punto di vista ambientale è la parte più ricca di contrasti: alla solitudine dei passi e alla natura incontaminata di alcune zone si alternano le grandi stazioni sciistiche dello Ski Total, come Val d’Isere e Valloire. Fortunatamente la Route non attraversa centri come Meribel, les Arcs o Courchevel, in assoluto i più assediati dal cemento. Il percorso lambisce, e in alcuni punti attraversa, il Parco Nazionale della Vanoise, contiguo del vicino Parco Nazionale italiano del Gran Paradiso. Si attraversa prima la zona della Tarantaise (Tarantasia), poi la valle della Moriana ( Maurienne) ed infine la zona di Briancon ( Brianconnais).
Il terzo tratto va da Briancon al Col de la Cayolle e comprende i tratti nei dipartimenti delle Hautes-Alpes e nelle Alpes-de-Haute-Provence. Questa tratta comprende ancora passi molto alti, ad altezze fino a 2300 metri ma è caratterizzata da un paesaggio nettamente diverso dalle prime due: l’ambiente si fa più aspro e arido, i verdi prati vengono spesso sostituiti da aride pietraie e il sole si fa più forte, l’aria è serena e il cielo è di un azzurro che sa già di Provenza. Non fatevi però ingannare dal sole cocente del giorno, a causa anche della natura rocciosa del terreno questa zona ha le più grosse oscillazioni termiche della Francia, con notti fredde o molto fredde in qualunque stagione. Si tratta della parte più selvaggia di tutta la Route des Grandes Alpes. Per un breve tratto attraversa il Parco Nazionale degli Ecrins, mentre in seguito si snoda per lungo tratto nel Parco Regionale del Queyras. Attraversa le regioni storiche del Brianconnais, degli Escreins e del Queyras.
La quarta zona va dal Col de la Couillole a Guillaumes e presenta un aspetto ancora diverso. Si costeggia il Parco Nazionale del Mercantour, tra montagne più dolci rispetto alle precedenti, molte costituite da lunghe groppe tondeggianti. In alcune aree il paesaggio è però circondato da montagne calcaree, più aspre. Il paesaggio riacquista un aspetto più verdeggiante. Il clima si fa più mite e piovoso, dopo il clima continentale e secco delle Haute-Alpes. La presenza di castagno e faggio rende la zona simile alle Alpi Piemontesi. Il Piemonte è in effetti vicino, in special modo il cuneese e il Parco del Mercantour confina con il vicino Parco delle Alpi Marittime, creando un’area protetta transfrontaliera tra le più interessanti d’Europa.
La quinta e ultima zona va dal Col de Turini fino a Nizza e ha un aspetto decisamente mediterraneo: la vegetazione si fa tipicamente mediterranea, i fiumi scendono in direzione del mare, le cicale friniscono e la terra si fa rossiccia in molte parti. Dopo una parte montana ancora selvaggia si arriva finalmente sul mare, nella famosa Costa Azzurra,a quota zero metri, in un ambiente decisamente diverso: assai urbanizzato e congestionato rispetto a quelli attraversati, ma di sicuro fascino per via della Route de la Corniche e le sue viste sul blu del Mediterraneo sottostante.