Il Canale Villoresi è un canale irriguo di 86 chilometri che percorre la Lombardia Occidentale, tra le provincie di Varese, Milano e Monza e Brianza. Questo canale nasce dalla diga del Panperduto, sul fiume Ticino, situata in località Maddalena di Somma Lombardo (provincia di Varese). Prosegue fino al fiume Adda, dove sfocia nel comune di Cassano d’Adda. Con la sua portata di circa 70 metri cubi al secondo nei mesi irrigui, è uno dei più grandi canali italiani in termini di portata d’acqua.
Le rive del Villoresi ospitano un interessante percorso ciclabile, che si sviluppa però solo dal Panperduto a Monza. Il tratto da Monza al fiume Adda è purtroppo non realizzato. Il percorso si articola in due parti: la parte occidentale, dal Panperduto a Garbagnate Milanese, e la parte orientale, tra Garbagnate Milanese e Monza. La prima parte misura ben 48,1 chilometri, mentre la seconda 20,1, per un totale di 68,2 chilometri complessivi.
Consigli
Il percorso non è una pista ciclabile, bensì un percorso ciclo-pedonale promiscuo, bisognerà quindi fare ben attenzione ai numerosi pedoni. In secondo luogo, il canale, avendo un preciso scopo irriguo, presenta acqua solo nel periodo di irrigazione (all’incirca da metà aprile a metà settembre), mentre nella stagione fredda è quasi completamente asciutto. Dato che l’acqua corrente è sicuramente uno degli elementi di maggior fascino del tragitto, sarà meglio percorrere il canale nei mesi irrigui. Bisogna anche tenere presente che la portata del canale si riduce progressivamente da ovest verso est. A Castano Primo, ad esempio, il canale Villoresi si presenta come un grande e impetuoso canale, mentre a Monza si riduce notevolmente in grandezza e portata d’acqua. Gran parte del percorso si trova scoperto, anche se non mancano i tratti ombreggiati. Sarà quindi meglio evitare le giornate più calde. Uno dei periodi migliori per il percorso è la tarda primavera, quando il canale è ricco d’acqua e le temperature non sono ancora troppo calde.
Percorso
Prima Parte
Il primo tratto va dalla diga del Panperduto fino alle porte di Castano Primo. Partendo dalle chiuse del Panperduto si prosegue in direzione sud, passando presso la frazione Maddalena di Somma Lombardo e attraversando la Brughiera del Dosso. Successivamente si arriva presso la frazione Castelnovate di Vizzola Ticino e si passa vicino alla Centrale Idroelettrica di Vizzola Ticino. Proseguendo ancora si raggiunge Tornavento,(dove si origina il Naviglio Grande), borgo estremamente caratteristico disposto in posizione panoramica sopra la Valle del Ticino. Dopo Tornavento il canale piega decisamente verso est, lasciandosi alle spalle la valle del fiume e aprendosi su vasti spazi agricoli. I comuni attraversati sono quelli di Somma Lombardo, Vizzola Ticino, Lonate Pozzolo, Nosate e Castano Primo. Questo tratto è caratterizzato da ambienti assai suggestivi e poco urbanizzati, legati alla valle del fiume e al suo parco naturale. Boschi si alternano a brughiere, zone coltivate e prati. Il fiume non è mai troppo lontano e la vegetazione rende questo tratto il più ombroso del percorso.
Seconda Parte
Il secondo tratto va dalla cittadina di Castano Primo alle porte di Parabiago. Questo tratto è indubbiamente meno naturale del primo, le aree boschive attraversate sono poche e frammentate. Elemento centrale del percorso è l’attraversamento di diverse cittadine e paesi allineate lungo il corso del canale: Castano Primo, Buscate, Arconate e Busto Garolfo. Queste realtà sono dei nuclei urbani molto compatti, caratteristica tipica dei borghi agricoli e appena fuori da essi la campagna prende subito il sopravvento. Punto logistico importante è la stazione FN di Castano Primo.
Terza Parte
Il terzo tratto va da Parabiago alla frazione Cinzano di Limbiate. Questa tratta è caratterizzata per la grande variabilità di ambienti attraversati, che alternano aree agricole a zone residenziali e industriali. La vicinanza con la grande metropoli milanese si incomincia a sentire, anche se l’urbanizzato in questa tratta non è ancora così soverchiante come in Brianza. Interessante in questa tratta l’attraversamento di molti corsi d’acqua ( fiume Olona, torrente Bozzente, torrente Lura, torrenti delle Groane). Si attraversano altresì importanti assi di comunicazione, come la Statale del Sempione, l’Autostrada A8 dei Laghi e la Strada Statale Varesina.
I comuni attraversati sono Parabiago, Nerviano, Lainate, Arese e Garbagnate Milanese. Punti di interesse sono Il Parco dei Mulini a Nerviano, Villa Litta ad Arese e il Parco delle Groane. Presso Castellazzo di Bollate si può visitare un’altra villa assai famosa: villa Arconati. Interessante la diramazione dal Villoresi, presso la stazione di Garbagnate-Parco Groane della Via d’Acqua Nord. Questo nuovo percorso idrico, costruito in occasione di EXPO Milano 2015, porta le acque del Villoresi al complesso sorto in occasione dell’Esposizione Universale. Punti logistici da tenere in conto sono la stazione FS di Parabiago, ad appena un centinaio di metri dal canale, e quella FN di Garbagnate-Parco Groane, praticamente attaccata alla linea.
Quarta Parte
Il quarto tratto va da Cinzano di Limbiate a Monza. Il paesaggio si fa qui decisamente più urbanizzato e generalmente manca di particolari valori estetici o ambientali. Si attraversa il cuore della Brianza, a nord del capoluogo milanese. Non mancano però sorprese positive come l’Oasi dei Gelsi tra Varedo e Nova Milanese o il Parco del Grugnotorto-Villoresi. Questo tratto è comunque interessante a livello urbanistico per l’occhio attento e critico del territorio. In questo pezzo si attraversano i comuni di Limbiate, Varedo, Palazzolo Milanese, Nova Milanese, Muggiò e Monza. Tra Palazzolo Milanese e Nova Milanese il percorso attraversa la Ferrovia Milano Chiasso, il Torrente Seveso e la Superstrada Milano-Meda. Interessante la città di Monza, con il centro storico, Il Duomo e la Villa Reale con l’annesso grande parco.
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