La pista ciclabile Peschiera-Mantova è un percorso ciclabile di 44 chilometri che si sviluppa tra il Veneto e la Lombardia, precisamente tra le province di Verona e di Mantova. Si tratta di un percorso completamente asfaltato e su sede propria. Completata nel 2006, questa ciclabile rappresenta uno dei percorsi ciclabili più conosciuti d’Italia. Si sviluppa completamente in territorio pianeggiante, rendendo la percorrenza semplice ed agevole. Può essere percorsa, in caso di bel tempo, praticamente in ogni stagione, ovviamente con abbigliamento ed equipaggiamento adeguato. Si sconsiglia però il periodo invernale, quando spesso le giornate possono essere rigide (specialmente in caso di nebbia). Da evitare anche i mesi estivi, visto che il percorso è quasi sempre esposto al sole e la zona attraversata vede temperature massime decisamente elevate.
Si parte da Peschiera del Garda, in territorio veneto. Questa località è famosa per essere stata un’importantissima piazzaforte militare, prima sotto Venezia e poi con Napoleone e gli austriaci. Peschiera del Garda è anche nota più prosaicamente per essere una frequentatissima uscita autostradale, porta del Garda veronese nonché del famosissimo parco divertimenti di Gardaland. Mettete quindi in conto come in alcuni periodi possa essere incredibilmente frequentata, e che le code sono qualcosa con cui convivere. Se aggiungiamo poi il fattore climatico prima ricordato consiglierei di intraprendere questo percorso nelle stagioni intermedie, possibilmente non durante i week-end.
Per raggiungere la pista ciclabile si deve uscire da Porta Brescia e seguire un filare di pioppi che indica la via del fiume. Qui si comincia a pedalare sulla pista ciclabile, inizialmente sempre lungo il fiume Mincio, emissario del Lago di Garda, dalle magnifiche acque color turchese. Si raggiunge la diga di Salionze e si pedala in un ambiente caratterizzato dalle colline moreniche a sud del Lago di Garda. Il primo paese raggiunto è Monzambano, in provincia di Mantova. Assai interessanti le opere di derivazione idraulica dal fiume, tra cui il Canale Virgilio, che scorre sempre vicino al Mincio. Dopo Monzambano giungiamo a Valeggio sul Mincio (Verona), dove si può ammirare una delle attrattive maggiori dell’itinerario: il nucleo di Borghetto, con i suoi mulini e i suoi ponti sul Mincio, incastonato di un ambiente naturale di raro pregio. Sempre a Valeggio merita una visita il Parco e Giardino Sigurtà, il più grande parco privato d’Italia, le cui fioriture di milioni di specie floristiche attirano grande interesse.
Dopo Valeggio finiscono i colli morenici e il paesaggio si ampia a perdita d’occhio nella pianura mantovana. Passato Pozzolo sul Mincio la ciclabile abbandona il fiume e percorre il canale detto Scaricatore Pozzolo-Maglio, in una piana agricola senza particolare interesse. Raggiunto Soave si percorre un altro canale, il Diversivo Mincio. Nei pressi di Soave si può ammirare la Riserva Naturale Bosco Fontana, riserva statale che tutela uno degli ultimi lembi ben conservati di foresta ripariale padana, habitat che prima della colonizzazione romana ricopriva gran parte della Pianura Padana. Il bosco ha un’estensione di 230 ettari e al suo interno presenta una palazzina di caccia costruita da Vincenzo primo Gonzaga, duca di Mantova. Ancora pochi chilometri e si raggiunge Mantova, una delle più belle città d’arte d’Italia, patria della dinastia dei Gonzaga. Oltre a visitare i monumenti della città ( tra cui lo splendido Palazzo Te) da non perdere i Laghi di Mantova e le crociere in battello fluviale.
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