La tempesta di ghiaccio del gennaio 1998 può essere definita come una delle peggiori tempeste di ghiaccio della storia mondiale. Si sviluppò tra il 4 e il 10 di gennaio, provocando seri danni lungo l’asse del fiume San Lorenzo, tra Canada e Stati Uniti.
Evoluzione sinottica
La tempesta di ghiaccio fu causata da una particolare situazione sinottica in atmosfera. Sulla Penisola del Labrador si andò strutturando un forte anticiclone, anticiclone che convogliò aria fredda verso ovest, in direzione della costa atlantica canadese. Contemporaneamente erano presenti sulla zona dei Grandi Laghi diversi nuclei di bassa pressione, che pompavano aria calda e umida dal Golfo del Messico in direzione della valle del San Lorenzo. Contemporaneamente l’anticiclone presente sulle Bermuda non permetteva alle basse pressioni di spostarsi verso est. Questa valle, disposta come un corridoio tra due aree montuose (Appalachi a Sud e Montagne di Terranova-Laurentides a Nord), costituisce un passaggio obbligato per le masse d’aria. Il suo orientamento da sud-ovest a nord-est fa si che i venti provengano da una direzione piuttosto che dall’altra. Tra il 4 e il 10 l’intrusione di aria calda percorse la valle da sud-ovest, non interferendo però con il freddo presente al suolo che rimase ben presente, causando il fenomeno della pioggia ghiacciata.
Questo fenomeno non è raro in Nord America e nella città di Montreal si hanno mediamente più di dieci giorni all’anno con pioggia ghiacciata. Generalmente questo fenomeno dura però poche ore e ben presto si trasforma o in pioggia oppure in neve. L’eccezionalità del 1998 risultò nella durata eccezionale dell’episodio: in alcune aree la pioggia ghiacciata cadde per ben ottanta ore di seguito.
Zone colpite
La zona più colpita fu una striscia di territorio a cavallo del confine tra Canada e Stati Uniti, tra l’Ontario orientale. Il Québec meridionale e le porzioni settentrionali degli stati americani di New York, Vermont e Maine. Gli accumuli superarono frequentemente i 40 mm mentre in alcune aree ne caddero fino a 100 mm ( ovvero 10 cm). Le zone più colpite furono quelle tra il Fiume San Lorenzo a Nord e i primi rilievi degli Appalachi a sud, tra Ontario, Quebec e Upstate New York. Tra le città più colpite Brockville, Cornwall e i suburbi a sud di Montreal, nonchè la regione della Monteregie, zona rurale a sud di Montreal.
Impatti
Gli accumuli eccezionali di ghiaccio causarono i più grossi danni che la rete elettrica canadese ricordi: 1000 piloni dell’alta tensione in acciaio collassarono sotto il peso del ghiaccio, così come oltre 35 000 impianti minori in legno. Nel momento più critico oltre quattro milioni di persone in Canada si trovavano senza elettricità e alcuni ritornarono con la corrente solo quattro settimane dopo. Le foreste vennero devastate dal ghiaccio, lasciando un paesaggio spettrale di alberi morti dai tronchi e dai rami spezzati. La produzione di sciroppo d’acero venne gravemente colpita. Nel Parco di Mont Royal, l’80% degli alberi ebbe dei danni di qualche sorta. Durante il picco dell’emergenza, oltre 15.000 truppe canadesi vennero inviate sul campo, la maggiore mobilitazione dai tempi della Guerra di Corea ( 1950-1953).
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