Il fiume Ticino, nella sua porzione a valle del Lago Maggiore ( Ticino sub-lacuale) si allunga per circa 110 chilometri dal Lago Maggiore fino alla confluenza con il Po presso il Ponte della Becca, a valle di Pavia. L’ambiente fluviale e i suoi dintorni sono tutelati da due parchi regionali: il Parco Regionale Lombardo della Valle del Ticino e il Parco Regionale Piemontese della Valle del Ticino.
Il primo, istituito nel 1974, copre una superficie complessiva di 91.800 ettari ( 918 chilometri quadrati) e comprende l’intera superficie comunale di ben 47 comuni, divisi tra le province di Varese ( a nord), di Milano ( al centro) e di Pavia ( a sud). L’ampia superficie, che di fatto estende il Parco a tutte le aree dei comuni interessati ( anche le aree urbane) ha quindi portato a dividere Il territorio in diverse zone a tutela differenziata. Il Parco Naturale, ovvero la porzione di tutela più stringente, copre un’area di 20.500 ettari. Tali aree si estendono nelle aree più vicine al fiume e nelle aree di pregio della porzione settentrionale ( Brughiera della Malpensa, Monte San Giacomo, Paludi di Arsago, Lago di Comabbio).
Il Parco del Ticino Piemontese, istituito nel 1978, copre un’areale di 6561 ettari, tutti tutelati come Parco Naturale ed estesi quindi alle sole zone di pregio naturalistico. Il Parco Piemontese comprende porzioni di 11 comuni, tutti della Provincia di Novara.
Per quanto riguarda l’uso del suolo il territorio del parco è occupato per il 55% da aree agricole, per il 22% da aree forestali ( circa 20.000 ettari), per il 20% da aree urbanizzate e per il 3% dal reticolo idrografico.
Nel Parco del Ticino sono ad ora state censite ben 6235 specie viventi: 3264 nel regno animale, 1585 nel regno vegetale e 1386 nel regno dei funghi.
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