La Pista Ciclabile del Naviglio Pavese si distende per 33 chilometri tra Milano ( Porta Ticinese) e Pavia ( fiume Ticino). Essa accompagna per tutto il suo percorso il Naviglio Pavese, l’ultimo realizzato in ordine di tempo ( 1813). Il percorso non presenta asperità ed è completamente pianeggiante. Anzi, per essere più precisi, da Milano a Pavia si pedala in impercettibile discesa, visto che il punto di partenza si trova a 120 metri sul livello del mare, mentre quello di arrivo a quota 60). La Pista Ciclabile è interessante per una serie di motivi: in primo luogo essa si trova praticamente in continuità con la Pista Ciclabile del Naviglio Grande ( che termina alla Darsena) e che verso nord prosegue fino al Lago Maggiore a Sesto Calende. Questo permette di pedalare con continuità dal Lago Maggiore fino a Pavia. Più disagevole ( bisogna pedalare qualche chilometro nella città di Milano) ma comunque possibile è poi il collegamento con la Greenway della Martesana.
Da Porta Ticinese a Rozzano
Il percorso parte da Porta Ticinese a Milano. Siamo qui alla fine della Darsena, antico porto fluviale di Milano e centro della movida milanese. Proseguendo verso sud lungo l’alzaia si raggiunge la Conca Fallata, luogo tradizionale della partenza ( intorno al 19 marzo, giorno di San Giuseppe) della corsa ciclistica Milano-Sanremo. La pista ciclabile corre qui parallela alla trafficata SS35 dei Giovi. Il paesaggio è molto particolare e vede l’espansione edilizia della metropoli milanese accompagnarsi a porzioni di campagna che qui come in nessun altro luogo si insinuano in direzione del centro. Una pedalata è qui quasi una lezione sull’evoluzione del patrimonio edilizio recente. Si passa infatti dal quartiere della Torretta ( anni 60′), ai condomini di edilizia popolare di Gratosoglio ( anni 70′), fino al più recente sviluppo terziario nel complesso di Milano fiori-Forum di Assago. Una forte concentrazione di attività terziarie accompagna il ciclista fino a Rozzano.
Da Rozzano a Pavia
In seguito la pista ciclabile continua a correre su un lunghissimo rettilineo, che pare infinito, fino alla località di Binasco. In questa località si può ammirare il Castello Visconteo, teatro della triste vicenda di Beatrice di Tenda, fatta decapitare dal marito Filippo Maria Visconti. A Casarile si entra in Provincia di Pavia e la pista ciclabile si sposta sulla sponda sinistra del Naviglio. Il percorso è qui scandito da filari alberati, compaiono inoltre le risaie e si incominciano a osservare con frequenza gli aironi, tipici della Bassa. A Torre del Mangano una breve deviazione conduce infatti alla Certosa di Pavia. La Certosa è considerata uno dei massimi monumenti del nostro paese, iniziata nel 1396, ha visto i lavori proseguire per centocinquant’anni prima di essere completata. Le signorie milanesi hanno eretto la Certosa a loro mausoleo. Proseguendo ancora in linea retta si entra a Pavia, sfiancando però il centro storico e sfiorando il Castello. Il canale finisce nel Ticino dopo una serie di tre conche monumentali e ben cinque salti.
Consigli utili
Il percorso è assolutamente semplice da seguire e non comporta grandi fatiche, essendo completamente pianeggiante. Attenzione però all’esposizione al sole: molti tratti sono ombreggiati ma per molti chilometri si può pedalare senza ombra. Alcune giornata estive possono essere molto calde e umide e sarebbe meglio evitarle. Il canale nei mesi di ottobre-novembre e marzo viene completamente svuotato. Il percorso ne risulta quindi assai meno pittoresco. Un punto critico riguarda la mancanza di aree di sosta. Coloro che non abbiano voglia di pedalare ancora possono prendere il treno ( servizio Treno più Bici) e ritornare a Milano, evitando di fare il ritorno.
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