La Valtellina è una delle valli principali delle Alpi italiane. Percorsa dal fiume Adda, si distende in senso est-ovest per oltre un centinaio di chilometri, costituendo un corridoio compreso tra le Alpi Retiche a Nord e le Alpi Orobie a sud. La Valtellina ha molto da offrire: essa vanta paesaggi spettacolari ( basti pensare alla Val Masino, oppure alla mole del Disgrazia e del Bernina, nella Valmalenco). L’Alta Valle ospita poi la cittadina di Bormio, il Parco Nazionale dello Stelvio, il passo omonimo che conduce in Val Venosta e l’Altopiano di Livigno, il “piccolo Tibet” delle Alpi.
Oltre ai paesaggi montani sono però di assoluto rilievo anche quelli del fondovalle, percorso di vigneti e di alberi da frutto come pochi altri. La gastronomia valtellinese è poi un’altra attrattiva e vanta prodotti eccezionali conosciuti ovunque: dalla bresaola ai pizzoccheri, passando per i numerosi formaggi ( bitto, casera etc.). Eccellenti sono anche i vini, come il celeberrimo Sangue di Giuda. Oggi chi voglia conoscere questa straordinaria vallata può percorrere il Sentiero Valtellina, stupenda pista ciclabile lunga 114 chilometri che collega Colico con Bormio.
Da Colico a Morbegno
Il primo tratto si sviluppa tra Colico e Morbegno e misura 19 chilometri. Il dislivello positivo è di appena 25 metri. Colico ( m 210) è il paese situato all’estrema propaggine settentrionale del Lago di Como e vanta numerose spiagge erbose ben tenute; qui il vento è sempre ben presente e si può praticare windsurf e kitesurf. Il sentiero parte dal centro del paese e si protrae in direzione est, inoltrandosi nella Riserva del Pian di Spagna e Lago di Mezzola, una delle aree umide più importanti delle Alpi, Riserva Ramsar. Entrando nella valle si scorge a sud la possente mole del Monte Legnone, in un tratto in cui la valle è molto ampia. Il grandioso Forte di Fuentes è un’altra attrattiva assoluta e narra del tempo in cui qui correva il confine tra il territorio milanese ( soggetto agli spagnoli) e le terre dei Grigioni. Altro forte è invece quello di Montecchio Nord, della prima guerra mondiale. Punti di interesse sono anche la Chiesa di San Pietro in Vallate e il ponte in sasso di Ganda.
Da Morbegno a Sondrio
Il secondo tratto si sviluppa per 26 chilometri e presenta anch’esso un modesto dislivello di 50 metri. Morbegno è il centro principale della Bassa Valtellina e punto di convergenza della Valle del Bitto, che scende in direzione delle Orobie. Il formaggio Bitto, stagionato anche 10 anni, è una grande attrattiva, alla quale è dedicata la “Fiera del Bitto”. Il centro storico merita una visita ( Palazzo Malacrida e Chiesa di San Giovanni Battista). Dopo Morbegno la valle ha una strettoia, punto di partenza della strada per la Val Masino e la Val di Mello, dalle rocce spettacolari, non per niente chiamata la “Yosemite d’Italia”. Successivamente la pista segue il bacino artificiale di Ardenno, in un paesaggio verde e azzurro riposante. Una vicina deviazione nella vicina Val Tartano può portare al Ponte nel Cielo di Campo Tartano, ponte tibetano più alto d’Europa.
Da Sondrio a Tirano
Sondrio ( m 285) è il capoluogo della provincia e la “capitale” della valle. E’ situata in una splendida posizione, all’imbocco della Val Malenco. Le pendici esposte a sud del versante retico sono ammantate da splendidi vigneti. Sondrio è una città ricca di eventi, dal Sondrio Festival ( documentari sui parchi) alla Bresaola Festival. Il tratto da Sondrio a Tirano misura 30 chilometri e vanta molte attrattive: il Bosco dei Bordighi ( tratto di foresta ripariale), la vista sui terrazzamenti retici e le località di Chiuro e Ponte in Valtellina. Entrambi sono borghi storici di grande fascino. Dopo Tresenda, punto di partenza per la strade dell’Aprica, che conduce in Alta Valcamonica, la valle si stringe e cambia direzione, con un percorso verso nord-est. Dopo Villa di Tirano si giunge a Tirano, centro principale dell’Alta Valle.
Da Tirano a Grosio
Tirano ( m.450) è una stupenda cittadina situata al confine con la Svizzera, lungo la strada che porta al Passo del Bernina. Attrazione di primo piano è il famoso Trenino Rosso che ha proprio a Tirano il suo capolinea italiano. Altra grande attrazione è il Santuario di Madonna, luogo di culto di grande importanza. Notevole anche il Palazzo d’Oro-Lambertenghi. Dopo Tirano si giunge a Mazzo in Valtellina, punto di partenza del Passo del Mortirolo, famosissimo a livello ciclistico. Presso Grosio da vedere assolutamente la Rupe Magna e le sue incisioni rupestri, della fine del Neolitico. Sopra la Rupe Magna ecco poi i castelli di San Faustino e Visconti-Venosta. Grosio ( m.620) ebbe importanti legami con Venezia e fu feudo dei Venosta.
Da Grosio a Bormio
L’ultimo tratto è il più impegnativo e prevede un dislivello di oltre 500 metri. Esso supera la località di Sondalo, importante centro climatico sede di sanatorio e transita per Sant’Antonio Morignone, segnata dalla terribile Frana della Val Pola, frana enorme scesa dalla montagna del 1987, anno dell’alluvione della Valtellina. Il successivo comune è Valdisotto e il paesaggio si fa nei connotati pienamente alpini. L’ossario di Cepina rappresenta un luogo di interesse. Il punto di arrivo è Bormio ( m.1200), centro termale e storico notevole, capitale un tempo della Contea di Bormio. Da Bormio si può raggiungere Livigno passando per il Passo Foscagno e Trepalle ( centro abitato più alto d’Europa, a 2100 metri) oppure affrontare il celeberrimo Passo dello Stelvio. La vicina Valfurva ospita foreste immense e selvagge. Il territorio è ricompreso nel Parco Nazionale dello Stelvio, vero paradiso della natura più selvaggia. I laghi di Cancano e San Giacomo, dal colore azzurro ghiaccio, offrono paesaggi incredibili.
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