Intorno alla metà di febbraio del 2022 una forte depressione di origine atlantica ha colpito diversi paesi del Nord Europa, ma in modo particolare prima l’Irlanda, poi il Galles, l’Inghilterra del Sud, le coste del Nord-Pas de Calais e della Normandia ( Francia), del Belgio, dei Paesi Bassi; così come l’estuario dell’Elba ( Germania). La tempesta è stata battezzata “Eunice” il giorno 14 febbraio dal Met Office ( Servizio Meteorologico) Britannico. Essa è stata invece chiamata “Zeynep” dalla Libera Università di Berlino e “Nora” dal Servizio Meteorologico Danese.
Situazione Generale
La tempesta si è abbattuta con particolare ferocia lungo le coste del Canale della Manica e nel Sud dell’Inghilterra, dove è stata una delle tempeste più forti dalla “Great Storm” del 1987. La raffica massima registrata è stata di 196 km/h sull’Isola di Wight ( The Needles). Il Regno Unito è stato il paese più colpito, con la depressione che ha dispensato i suoi venti più intensi nel Sud dell’Isola. Il Met Office ha diramato due allerte rosse ( pericolo di vita): la prima per l’Inghilterra del Sud-Ovest, e la seconda per l’Inghilterra di Sud-Est e Londra.
Irlanda
Il 17 febbraio la tempesta ha impattato violentemente le coste meridionali dell’Irlanda, dove le contee di Cork, Kerry, Clare e Waterford sono state messe in pericolo rosso da Met Eireann. In queste contee tutte le scuole sono state chiuse. Le raffiche di vento hanno raggiunto i 170 km/h al Faro di Fastnest e i 130 km/h nell’area portuale di Cork. Proprio la Contea di Cork è stata la più colpita del paese.
Inghilterra Sud-Occidentale
Nel Regno Unito la depressione ha dispensato i danni maggiori, colpendo con estrema forza il Sud del paese, meno abituato rispetto alla Scozia ad eventi di questo genere. Nel picco della tempesta, oltre 1,4 milioni di persone erano contemporaneamente senza corrente, probabilmente un record storico. La tempesta si è mossa da ovest, impattato violentemente il Sud del Galles e l’Estuario del Severn, così come la costa sud-occidentale dell’Inghilterra. Proprio qui, tra le contee della Cornovaglia, del Devon e del Somerset sono state registrate le raffiche più intense di tutto il tracciato della tempesta. Vi era inizialmente un pericolo molto elevato per l’aumento di marea, fortunatamente poi non realizzatosi.
Il Ponte sull’Estuario del Severn ( Severn Estuary Bridge) è stato chiuso per la prima volta, paralizzando le comunicazioni tra Inghilterra e Galles. Sempre nel Sud-Ovest del paese la tempesta ha causato il collasso della guglia della chiesa di Saint Thomas a Wells, Somerset.
Inghilterra Sud-Orientale
Spostandosi verso est la tempesta ha colpito crudelmente anche Londra e il Sud-Est del paese. Gran parte della copertura dell’Arena O2 ( situata nell’East End di Londra) è stata stracciata, mentre una delle tre ciminiere della Centrale di Graines, nell’Estuario del Tamigi, è crollata. In tutto il paese statue, gru, e persino monumenti storici sono stati gravemente danneggiati o distrutti. Il record di vento assoluto della tempesta è stato registrato sull’Isola di Wight, mentre per la terraferma britannica il record di 140 km/h spetta a Portland, Dorset.
Francia e Belgio
Dall’altro lato della Manica anche le coste francesi sono state colpite violentemente, con i dipartimenti del Nord, Pas-de-Calais, Somme, Seine-et-Marne e Manche posti in vigilanza arancione da parte di Meteo France. Presso il Cap-Gris-Nez si è registrata la seconda raffica più violenta della tempesta: 176 km/h. L’importante stazione di Lille-Flandres è stata chiusa dalle autorità per il collasso del tetto. Nelle Fiandre Belghe danni sono stati riportati a Ypres, Menen, Veurne, Ghent. Il servizio ad alta velocità Thalys tra Amsterdam e Bruxelles è stato completamente sospeso.
Paesi Bassi
Oltre all’Inghilterra probabilmente il paese più colpito è stato i Paesi Bassi. Qui il KNMI ( Servizio Meteorologico Olandese) ha emesso un’allerta rossa per cinque province sulla fascia costiera del paese: Noord Holland, Zuid Holland, Zeeland, Flevoland e Frysland. Il 18 febbraio 4 persone sono morte nei Paesi Bassi, tutte investite da alberi caduti, tra cui una ciclista ad Amsterdam.
Germania
In Germania, la tempesta ha effettuato landfall all’incirca intorno a mezzogiorno del 18 febbraio, in corrispondenza dell’Estuario dell’Elba. Le zone più colpite sono state le coste del Mare del Nord. Pochi giorni prima la stessa area era stata colpita dalla tempesta Ylenia. Ad Amburgo l’onda di marea su questo fiume ha raggiunto i 3,75 metri. Una gru alta 55 metri è inoltre crollata in un cantiere di Brema. A Klettbach, in Turingia ( Germania Centrale) un mulino storico è stato demolito dalla tempesta. Nel paese teutonico i danni stimati della tempesta ammontano a circa 900 milioni di euro.
Baltico e Polonia
Oltre alle coste del Mare del Nord la tempesta è poi proseguita nel Mar Baltico. Qui i danni preponderanti si sono avuti in Polonia, dove oltre 1 milione di persone contemporaneamente hanno perso la corrente elettrica. Le regioni polacche colpite sono state la Pomerania, la Masuria, la Masovia e la Wielko Polska ( Grande Polonia). Diversi grattacieli di Varsavia hanno subito estesi danni. Le raffiche più intense si sono registrate nella mattina del 19 febbraio nella città baltica di Leba ( 119 km/h). Sul Monte Sniezka, sulle alture della Slesia, il vento ha toccato i 170 km/h. I resti della tempesta sono proseguiti fino ai Paesi Baltici, portando raffiche sostenute in Lituania.
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