La Ferrovia Vigezzina ( anche chiamata Ferrovia delle Centovalli) è una ferrovia turistica situata tra Italia e Svizzera. Il punto di partenza in Italia si trova a Domodossola ( capoluogo della Val d’Ossola) mentre il punto di arrivo in territorio svizzero è la cittadina di Locarno ( Canton Ticino), situata sulle rive del Lago Maggiore. Il nome della ferrovia si deve ai due territori attraversati: la Val Vigezzo ( in Italia) e le Centovalli ( in Svizzera). La lunghezza complessiva dell’itinerario è di 52 chilometri, 32 da Domodossola al confine italo-svizzero e 19 in territorio elvetico. Complessivamente sono presenti lungo il percorso 22 stazioni, 12 in Italia e 10 in Svizzera. Il punto più alto raggiunto dalla ferrovia è presso la località di Santa Maria Maggiore, ad un altezza di 836 metri sul livello del mare. La stazione di Domodossola è situata a 267 metri sul livello del mare, mentre quella di Locarno a 204 metri. La ferrovia è pensata a fine turistici e la gran parte delle corse è lenta e ferma in tutte le stazioncine. Esistono però anche treni diretti pensati per l’utenza pendolare frontaliera.
Domodossola
Il punto di inizio dell’itinerario è situato a Domodossola, in corrispondenza della stazione dedicata della linea, situata immediatamente ad est rispetto alla stazione delle FS. La stazione è raggiungibile anche tramite sottopassaggio dalla stazione principale. La cittadina di Domodossola, famosa soprattutto per la sua “D di Domodossola” e come nodo di transito per la ferrovia che conduce al Sempione e alla Svizzera, è in realtà una cittadina di frontiera ricca di fascino. Il centro storico è molto ben conservato e la Piazza del Mercato è assolutamente suggestiva. Da visitare anche Piazza Fontana, Palazzo San Francesco e il Museo Civico Sempioniano. Vicino al Centro Storico, su una rupe, sorge il complesso del Sacro Monte Calvario di Domodossola, uno dei siti dei cosidetti “sacri monti” di Piemonte e Lombardia tutelati dall’Unesco. Il santuario è circondato da un’area dichiarata parco naturale.
Da Domodossola a Santa Maria Maggiore
Il percorso della Vigezzina si allontana subito dalla città attraversando dopo poche centinaia di metri il fiume Toce e proseguendo nella larga piana alluvionale formata dai conoidi del Toce e dei suo affluenti. La prima fermata è quella di Masera, situata ai piedi della Val Vigezzo e solcata dal torrente Melezzo. Da qui il treno guadagna rapidamente quota attraverso i soleggiati bordi della valle coltivati a vigneti e, dopo alcune spettacolari curve elicoidali arriva a Trontano, primo centro della Val Vigezzo. In realtà il paese è su un altopiano alla destra della valle, sopra le gole del Melezzo. Dopo Trontano ecco Verigo con gli antichi mulini del Rio Graglia e i vigneti di Prunent. Dopo Verigo il treno entra nelle foreste del versante freddo e ombroso delle valle e non incontra centri abitati. Qui si trovano comunque le piccole stazioncine di Marone e Coimo. Usciti dai boschi la valle si apre in un vasto pianoro che può essere considerato la parte più abitata della valle. Eccoci a Druogno, dove nei suoi pressi si può vedere la Cappella di Ravelli e l’oratorio di San Defendente.
Da Santa Maria Maggiore a Ribellasca
La stazione successiva è quella di Santa Maria Maggiore, vera e propria “capitale” della valle e principale centro turistico, prevalentemente costituito da seconde case. A Santa Maria da visitare il Museo dello Spazzacamino, che spiega l’antico savoir faire che ha reso gli abitanti della valle spazzacamini specializzati apprezzati ovunque. Da Santa Maria partono anche gli impianti per la stazione sciistica di Piana di Vigezzo. Centri vicino sono Craveggia e Toceno. Ancora avanti ecco Malesco, che ospita la strana “Fontana del basilisco” e inoltre belle cascate. Da qui parte la strada che conduce alla Val Canobbina e alle assolate rive del Verbano a Cannobio. Da qui in poi la ferrovia scende in maniera più decisa e giunge al piccolo paese di Re, oscurato dalla ciclopica mole del Santuario della Madonna del Sangue, uno dei più importanti della regione. Dopo Re ecco un nuovo tratto in cui la valle si richiude e si fa ombrosa e cupa. Qui il treno continua in uno straordinario passaggio su numerosi ponti sul fiume, tra grandi massi e acque vorticose. Questo paesaggio continua fino al confine svizzero presso Ponte Ribellasca.
Da Ribellasca a Locarno
Siamo ormai nel Canton Ticino e in quel luogo chiamato Centovalli. La prima cosa che ci accoglie in Svizzera è il turchese Lago di Borgnone, dove si trova anche la Chiesa di Moneto e di San Michele, seguito da Camedo ( famoso per essere il luogo più piovoso di tutta la Svizzera) e da una serie di bellissimi paesini in pietra, tra cui Intragna, vicino alla quale un ardito ponte romano attraversa il Melezzo. Pochi chilometri e il paesaggio cambia bruscamente: i boschi di faggi e di conifere scompaiono, il Melezzo si getta nel fiume Maggia e si raggiunge la piana alluvionale ( o conoide) del fiume stesso, sfiancando la famosissima località di Ascona ( sede in estate di un famosissimo festival del cinema) e arrivando alla scintillante località di Locarno, una delle perle del turismo svizzero. Anche Locarno è una cittadina ricca di attrattive, resa vibrante dalla posizione di confine. Oltre al lungolago molto bella la Piazza Grande e il Santuario della Madonna del Sasso, raggiungibile in funicolare. Presso la stazione notevole il complesso romanico della Collegiata di San Vittore.
Curiosità
La Val Vigezzo è l’unica valle ossolana con andamento longitudinale e presenta due torrenti con lo stesso nome: Melezzo. Il primo scende da Santa Maria Maggiore ( punto di spartiacque) verso ovest, verso l’Ossola e il Toce, mentre l’altro da Santa Maria Maggiore scende verso est ( Canton Ticino), il fiume Maggia e il Lago Maggiore. La disposizione della valle fa inoltre sì che la sua porzione centrale abbia un clima molto rigido, con le aree esposte a nord che possono vedere neve al suolo per oltre quattro mesi all’anno, fatto questo inconsueto per località poste ad appena 800 metri di quota. Le Centovalli sono invece uno dei luoghi più piovosi di tutto l’Arco Alpino e famose per le loro piogge torrenziali. Portare un ombrello e un abbigliamento anti-pioggia è sempre una buona idea.
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