Il Parco Nazionale dell’Asinara è un’area protetta italiana situata nell’estremità nord-occidentale della Sardegna. Amministrativamente appartiene al comune di Porto Torres, dal quale però dista in linea d’aria circa 25 chilometri verso nord-ovest. Pochi chilometri di mare separano l’isola dal centro turistico di Stintino e dalla famosa Spiaggia la Pelosa, situata appena a sud dell’Asinara. L’isola si estende complessivamente per circa 5200 ettari ( 52 chilometri quadrati), fatto che la rende la seconda isola più grande tra quelle minori dell’Arcipelago Sardo-Corso. La più grande è quella di Sant’Antioco, nel sud-ovest della Sardegna. L’Asinara ( il cui nome si deve agli asini selvatici presenti) è completamente disabitata ed è interamente compresa nel perimetro del Parco Nazionale omonimo, istituito nel 1998.
L’Asinara è una delle aree più incontaminate della Sardegna e dell’intera Italia. Questo si deve principalmente per il regime particolare di utilizzo dell’isola. Per circa un secolo infatti, a partire dai primi anni del 1900, essa fu usato come luogo di reclusione o isolamento: prima come zona di quarantena, poi come campo di prigionia durante Prima Guerra Mondiale e Fascismo e infine come supercarcere nel periodo dei cosiddetti “Anni di Piombo”. La mancanza assoluta di attività umana ha favorito la conservazione e il rinnovamento della natura.
La Flora e la Fauna
La flora del Parco dell’Asinara è particolarmente ricca di endemismi ( specie che si trovano solo in un luogo). Secondo uno studio approfondito di Bocchieri ( 1988) sull’isola si trovano circa 720 specie botaniche diverse. La fauna è ancora più ricca e comprende circa 80 specie di vertebrati, tra cui entità endemiche come la luscengola ( curioso rettile squamato), la lepre sarda, il gabbiano corso e il muflone ( nella sua specie sardo-corsa). A livello storico erano presenti anche il cervo sardo, la foca monaca e il falco pescatore. Tra gli animali spicca soprattutto il piccolo asino dell’Asinara ( Equus asinus var. albina), alto appena un metro al garrese e di colorazione bianco-rosata.
I fondali
Il tratto di mare e i fondali intorno all’isola sono tutelati da un parco marino tra i più importanti d’Italia. Le acque si caratterizzano per grande limpidezza e per una presenza molto limitata di inquinanti antropici. I fondali sono ricchi di posidonia. La temperatura dell’acqua varia da un massimo di 26 gradi circa in agosto a 15 gradi in febbraio-marzo. Durante l’estate le acque tendono ad essere più ossigenate per la fioritura della poseidonia. In questo periodo è notevole il gradiente termico tra la superficie marina ( molto calda) e i fondali, che hanno temperatura inferiori ai 20 gradi. In inverno tutta la colonna d’acqua ha più o meno la stessa temperatura.
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