La Romantische Strasse

La Romantische Strasse (Strada Romantica in italiano) è un percorso di circa 410 chilometri che si sviluppa nella Germania Meridionale, lungo un percorso nord-sud che collega la località di Wurzburg con quella di Fussen, ai piedi delle Alpi Bavaresi. L’idea di creare questo percorso si deve a un gruppo di promotori turistici negli anni Cinquanta, che decisero di unire le due località passando per una serie di cittadine estremamente ricche di testimonianze artistiche, tra paesaggi rurali di rara bellezza. Oggi si tratta probabilmente del percorso turistico più frequentato (e più bello) della Germania.

La Romantische Strasse: informazioni e indicazioni- Cena Con Delitto | Cena  con delitto
Il Percorso della Romantische Strasse

Da Wurzburg fino a Donauworth il percorso è serpeggiante e segue diverse strade locali e di grande comunicazione. Da Donauworth ad Augusta la Romantische Strasse segue la Bundesstrasse (l’equivalente delle nostre Strade Statali) numero 2. Da Augusta a Fussen si segue invece il percorso della Bundesstrasse numero 17. Il percorso collega la valle del fiume Meno (Mein in tedesco) con le Alpi Bavaresi e la zona dei laghi prealpini. Esso attraversa le regioni storiche della Franconia, della Svevia e dell’Alta Baviera ( OberBayern), nonché dell’Aalgau ( Algovia), luogo di conclusione meridionale dell’itinerario Si sviluppa per la quasi totalità nel Land della Baviera, con una piccola incursione nel Land del Baden-Wurttemberg.

Cosa vedere a Wurzburg - Germania - Strada Romantica Baviera
Wurzburg, punto di partenza dell’itinerario. Situata lungo il fiume Meno, ospita la famosa Residenz, uno dei palazzi nobiliari più grandi d’Europa

Percorso

L’itinerario può essere percorso sia da Nord verso Sud che da Sud verso Nord. Arrivando dall’Italia è probabile che si incominci da Sud qualora si voglia poi proseguire verso altri territori della Germania mentre si partirà da Nord qualora si voglia poi rientrare in direzione delle Alpi e dell’Italia. Partendo da Wurzburg si segue inizialmente l’amena vallata del fiume Meno fino a Wertheim, valle che presenta anche caratteristici vigneti. Dopo Wertheim il percorso piega verso Sud, entrando nel Baden-Wurttemberg. Si risale quindi la vallata del fiume Tauber, in un percorso che alterna boschi a campi coltivati. Si passa per Tauberbischofsheim, Lauda-Konigshofen, Bad Margentheim.

Lower-Franconia | Wenzel America
Paesaggio della Bassa Franconia.

Si rientra brevemente in Baviera a Rottingen e poi di nuovo nel Baden a Creglingen. Dopo questa cittadina il percorso torna ancora in Baviera, dove resterà fino alla conclusione. Transitiamo ora per Rotenburg-ob-der-Tauber, forse la cittadina più famosa dell’itinerario, estremamente caratteristica con le sue case a graticcio tipicamente tedesche. Si continua nella vallata del fiume Womitz passando per Schillingfurst, Feuchtwangen e Dinkelsbuhl. La prossima città è Nordlingen, città circolare estremamente conservata (simile per la forma alla nostra Aquileia). Nordlingen, a differenza delle città fin qui visitate, si trova in un’ampia area pianeggiante. Questa è chiamata Nordlinger Ries ed è in effetti una depressione, più bassa del territorio circostante. Caratteristica unica del Ries è il fatto di essere stata creata dall’impatto di un meteorite circa 15 milioni di anni fa. Il cratere, di oltre 20 chilometri di diametro, ospita oggi la città di Nordlingen e un vasto circondario.

Cosa vedere a Rothenburg ob der Tauber - Strada Romantica
La cittadina di Rothenburg-ob-der-Tauber, località tra le più caratteristiche dell’intera Germania

Si passa quindi per Harburg, famosa per la sua fortezza ( Burg Harburg) e si giunge a Donauworth, sulle rive del Danubio, qui un corso d’acqua ancora modesto. Lasciati alle spalle i rilievi del Giura di Svevia si percorre ora la valle del fiume Lech, prevalentemente pianeggiante e occupata da aree agricole e industriali. Questo tratto ha decisamente un appeal minore e i centri sono di scarso interesse storico, finché non si giunge ad Augusta ( Ausburg). Augusta, con circa 260 000 abitanti è la terza città più grande della Baviera ( dopo Monaco e Norimberga), nonché la seconda città più antica della Germania (dopo Treviri, Trier). Augusta nel cinquecento fu uno dei centri finanziari e commerciali più grandi d’Europa, specialmente grazie alla presenza della famiglia Fugger, tra le più grande casate di banchieri della storia.

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Vista aerea di Augsburg ( in italiano Augusta). La terza città bavarese fu nel cinquecento una superpotenza finanziaria

Dopo Augusta si continua ancora nella Lechtal fino a Landsberg-am-Lech, famosa per essere stata il luogo di incarcerazione di Adolfh Hitler. Prossima tappa Hofenchurch. Da qui il paesaggio si rianima e si fa più bucolico e verdeggiante. I pascoli incominciano a sostituirsi ai campi di cereali. Schongau ci si presenta con la diga sul fiume Lech e il lago artificiale, mentre entriamo nella regione dell’Algau, ormai ai piedi delle Alpi. Passiamo per i piccoli e caratteristici paesini di Peiting, Rottenbuch, Wildsteig, Steingaden, Halblech, Schwangau. Lo stile edilizio cambia decisamente e si fa decisamente alpino, anche i paesi sembrano farsi più piccoli. Il tragitto termina a Fussen, ai piedi delle Alpi e al confine con l’Austria. Continuando verso sud si può raggiungere Reutte, Imst e il Tirolo.

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Villaggio delle Alpi Bavaresi. Questa regione ospita le uniche cime degne di nota dell’intera Germania. Tutte le montagne tedesche più alte di 1500 metri si trovano qui.

Clima

Il clima del territorio attraversato tende ad essere decisamente continentale. Aspettatevi quindi inverni rigidi ed estati calde, anche se non paragonabili a quelle ad esempio della Pianura Padana. Ricordatevi poi che l’altitudine media si attesta sui 200 metri nella zona di Wurzburg, sui 500 metri per gran parte del tragitto e 800 metri circa nella parte finale ai piedi delle Alpi. Sia a Nord che a Sud l’estate tende ad avere temperature massime sui 25 gradi. Temperature di molto sopra i trenta gradi sono infrequenti. Le temperature minime medie si aggirano sui 12-13 gradi anche nei mesi più caldi. Ciò vuol dire che difficilmente si hanno condizioni di caldo insopportabile. L’estate è probabilmente la stagione migliore per visitare la zona, anche se i temporali sono frequenti ed è la stagione più piovosa, particolarmente verso le Alpi, dove le precipitazioni sono più abbondanti. L’inverno vede spesso nevicate anche abbondanti e può essere suggestivo percorrere il panorama innevato. La stagione fredda può portare temperature massime anche sotto lo zero e fitte nebbie. D’autunno il clima si raffredda velocemente e già a settembre le temperature massime sono intorno ai venti gradi.

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Persone si godono una soleggiata giornata estiva su un lago bavarese.

Cosa Vedere

  • Wurzburg: Residenz. Patrimonio UNESCO. Questo palazzo enorme e fastoso fu realizzato da uno dei massimi esponenti del Barocco, Johann Balthasar Neumann, per il principe-vescovo di Wurzburg .Johann Philipp Franz von Schönborn. La costruzione durò 24 anni, dal 1720 al 1744. All’interno troviamo diversi affreschi del pittore veneto Giovanni Battista Tiepolo.
  • Fortezza di Marienberg ( Festung Marienberg): imponete fortezza situata sullo Schlossberg, nelle immediate vicinanze della città
  • Rothenburg-ob-der-Tauber: magnifica cittadina situata lungo la valle del fiume Tauber, a circa 425 metri di altitudine. Vanta notevoli testimonianze artistiche tra cui le mura, la Gerlachschmiede (fucina di Gerlach), la Chiesa di San Giacomo e la Marktplatz. Tra il 1274 e il 1803 fu una libera città imperiale all’interno del Sacro Romano Impero.
  • Nordlingen: città murata di forma circolare, tra le più interessanti della Germania. Si trova al centro del Nordlinger Ries
  • Augusta ( Augsburg in tedesco): è la terza città più grande della Baviera. Fu fondata nel 15 a.C dall’Imperatore Augusto come Augusta Vindelicum. E’ nota per la presenza della famiglia di banchieri Fugger. Dal luglio 2019 è patrimonio UNESCO. Tra i monumenti principali: la Fuggerei, la Basilica dei Santi Ulrico e Afra e la Sinagoga Ebraica.
  • Alto Corso del Lech e Lago di Fussen: area di notevole interesse paesaggistico, con prati a perdita d’occhio e vista sulle Alpi.
  • Chiesa del pellegrinaggio di Wies ( in tedesco Weiskirche): è un santuario di forma ovale che si trova ai piedi delle Alpi Bavaresi, nella municipalità di Steingaden. Venne costruita in stile rococò da Dominikus Zimmermann.
  • Castello di Neuschwanstein: Castello presso Fussen, abbarbicato su uno sperone di roccia. Fu realizzato per volontà del re di Baviera Ludovico II come ritiro personale, nonché come omaggio al grande compositore Richard Wagner. E’ uno dei castelli più famosi del mondo, riaperto nel 2013 dopo tredici anni di lavori. Ha ispirato diversi film Disney
  • Castello di Hohenschwangau: si trova di fronte al castello di Neuschwanstein. Risale al dodicesimo secolo, ma fu restaurato da Massimiliano II ( padre di Ludovico II) nel 1829. Nei suo pressi si trova il suggestivo lago chiamato Alpsee
Da Monaco al castello di Neuschwanstein: come arrivare
Il Castello di Neuschwanstein

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La “Way of the Roses”

La Way of the Roses (Strada delle Rose) è il percorso ciclabile di lunga percorrenza più recente sviluppato in Gran Bretagna. Si articola su una serie di strade secondarie, linee ferroviarie dismesse e percorsi ciclabili propri. Presenta una lunghezza complessiva di 270 chilometri e si sviluppa tra le contee di Lancaster e di York, nel Nord dell’Inghilterra. Il nome del percorso si deve alla Guerra delle Rose (War of the Roses), guerra che nel quindicesimo secolo oppose le dinastie di Lancaster e di York. Il percorso è stato sviluppato dall’associazione Sustrans e fa parte del National Cycle Network (Rete Ciclistica Nazionale del Regno Unito) come Ruote 69. La strada aprì nel 2010 e si sviluppa tra Morecambe ( Lancashire), sulla costa occidentale della Gran Bretagna e Bridlington ( Yorkshire) sulla costa orientale. Il percorso unisce il Mare d’Irlanda con il Mare del Nord. Il tragitto comprende le due storiche città di Lancaster e di York e attraversa paesaggi assai suggestivi come quelli del Parco Nazionale Yorkshire Dales, la zona di Nidderdale e i Yorkshire Wolds.

Lancaster - Visit Lancashire
Suggestiva vista aerea della città di Lancaster, dall’aspetto austero.

Percorso

Partendo da Morecambe il percorso segue prima il fiume Lune e poi il fiume Wenning. Successivamente si entra nel Parco degli Yorkshire Dales, dove si attraversa il suggestivo villaggio di Settle. Da qui il percorso compie la sua ascesa più ripida del Rye Loaf Hill prima di scendere su Airton. Da qui prosegue verso nord-est verso Grassington prima di seguire il fiume Wharfe. Il punto più alto si raggiunge presso Greenhow (altezza di 400 metri sul livello del mare) per poi discendere su Pateley Bridge ( borgo molto suggestivo) e il fiume Nidd. Questa zona è conosciuta come Niddardale ed è estremamente suggestiva. Si scende ancora su Ripon e da qui in poi il percorso si fa pianeggiante, attraversando York e Driffield. Solo dopo Pocklington il percorso si ravviva per una decina di chilometri attraversando gli Yorkshire Wolds. Il percorso termina a Bridlington.

Yorkshire Dales | VisitBritain
Parco Nazionale di Yorkshire Dales

Curiosità

È comune tra i ciclisti britannici compiere un singolare atto per certificare il completamento del percorso. Essi infatti pongono, alla partenza, la ruota posteriore nelle acque del Mare d’Irlanda e all’arrivo, quella anteriore nelle acque del Mare del Nord.

Settle to Malham with Rye Loaf Hill | The Adventures of a Mountain ...
Rye Loaf Hill, il punto più alto dell’itinerario

Preparazione e Consigli

Il clima dei territori attraversati può essere considerato tutto sommato gradevole, specialmente se si considera il fatto che ci troviamo ad una latitudine di ben 54 gradi Nord, paragonabile a quella del Sud della Danimarca. Il clima è diviso grossomodo in due parti dalla catena dei Monti Pennini ( Pennines). L’area a occidente di essi ( Lancashire) è più piovosa e ventosa mentre l’area ad est ( North Yorshire) è più secca e meno ventosa. Notare che l’area dei monti è la più fredda, ventosa e piovosa di tutte. In estate l’area occidentale è più fresca e piovosa, mentre quella orientale più calda e secca.

York — the best place to live in the UK 2018 | Best Places to Live ...
La città di York, uno dei massimi centri storici dell’Inghilterra. E’ dopo Canterbury il massimo centro religioso del paese

In inverno i ruoli si invertono e l’area orientale risulta decisamente più fredda, in virtù del clima continentale. In primavera le aree vicino al mare del Nord possono essere assai fredde a causa delle brezze marine. In questa stagione si ha spesso sulle coste il fenomeno della nebbia costiera. Il periodo migliore per compiere l’itinerario è probabilmente l’estate. Le temperature medie massime in questa stagione sono di circa 20-22 gradi per le aree pianeggianti. Gli eccessi di calore sono rari. Le temperature, a differenza del Sud dell’Inghilterra, raramente superano i trenta gradi. La primavera è la stagione più soleggiata lontano dalle coste, anche se può essere ancora freddina a volte. L’autunno e l’inizio dell’inverno sono i mesi più piovosi. Dato la ventosità notevole e la provenienza generalmente occidentale dei venti è preferibile compiere il percorso da ovest verso est.

VIDEO: Hundreds of people soak up the sun on Bridlington beach in ...
Il lungomare e la costa di Bridlington
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Il Percorso Ciclabile Parigi-Londra

La Ciclabile Parigi-Londra(chiamata anche Avenue Verte in francese, ovvero Viale Verde) è un percorso di 470 chilometri circa che unisce le due capitali di Francia e Regno Unito. Realizzato in occasione delle Olimpiadi di Londra del 2012, questo percorso unisce due città uniche. Queste due città sono infatti allo stesso tempo le due città più grandi d’Europa, due delle città più visitate al mondo e due dei principali centri culturali, commerciali e finanziari del pianeta. Non sorprende quindi che Londra e Parigi facciano parte del ristretto club delle città globali “Alfa”.

P2L: da Parigi a Londra lungo l'Avenue Verte - FIAB Verona

Percorso

Il punto di inizio a Parigi si trova nientemeno che nella piazza della cattedrale di Notre-Dame, simbolo della capitale francese nonché monumento conosciuto in tutto il mondo. Che dire di Parigi? La ville lumiere da sola possiede il patrimonio storico, la ricchezza e la magnificenza di interi stati. Dopo un periplo tra le vie della città il percorso si indirizza lungo il canale Saint-Martin, che permette di lasciare il centro cittadino. Si giunge quindi sulla “Promenade Blue”, lungo le rive della Senna.

The Canal Saint-Martin Neighborhood in Paris
Il Canale Saint-Martin, luogo molto frequentato dai giovani parigini.

Si discende quindi la Senna in direzione del Mare, arrivando a Maison-Laffitte. La seconda tappa ci porta da Maison-Laffitte a Chaussy e qui il paesaggio cambia decisamente: si attraversa in bicicletta la Foresta di Saint-Germain-en-Laye ( famosa per il trattato che nel 1919, dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, portò allo smembramento dell’Impero Austro-Ungarico) e poi il Parco Naturale Regionale del Vexin Francais, sempre all’interno di un paesaggio fittamente boscato.

La terza tappa va da Chaussy a Gisors ed è sicuramente una delle tappe più suggestive: piccoli stagni, canali e aree umide accompagnano l’itinerario. La tranquillità della vallata del fiume Epte contrasta con il villaggio di Giverny, dall’offerta turistica importante.

Vers un parc naturel interrégional du Pays de Bray ? - Le Parisien
Paesaggio nella Valle dell’Epte.

Alla fine del tracciato si raggiunge Gisors, sede di un grande castello, un tempo luogo di frontiera franco-normanna. La tappa successiva (la quarta) porta fino a Saint-Germer-de-Fly attraverso le colline del Vexin, ad un altitudine media di circa 180 metri. Dopo Saint-Germer si entra nel Pays de Bray e in Normandia, in un paesaggio caratterizzato dal tipico “bocage” normanno. Forges-les-Eaux si presenta come una graziosa località termale, dotata anche di un proprio casino.

Proseguendo ancora il paesaggio si fa tipicamente normanno, tra piantagioni di mele e vacche al pascolo. Il Cuore del Pays de Bray ha visto la nascita dell’Avenue Verte, lungo la ferrovia oggi dismessa che collegava Parigi con Dieppe. Raggiungendo Dieppe si giunge finalmente sul mare del Canale delle Manica (la Manche in francese, the Channel in inglese). La cittadina, situata sulla Cote d’Albatre presenta nei dintorni stupende falesie di gesso bianco. Dieppe è la località sulla Manica più vicina a Parigi.

Paysage du Pays de Bray - Nikon D7000
Il bucolico paesaggio del Pays de Braye, dominato dal tipico “bocage” normanno. L’allevamento è qui un’attività di primissimo piano.

Attraversata la Manica si sbarca nel piccolo porto di Newhaven, nella contea del Sussex, tra Eastbourne e Brighton. Questo luogo è famoso per essere il più soleggiato d’Inghiterra, con quasi 1900 ore di sole all’anno (valore paragonabile a Milano). Dopo Newhaven si può ammirare il pazzesco paesaggio delle falesie delle Seven Sisters e di Beachy Head, una falesia di bianco calcare alta 162 metri sul mare. Lasciata la costa ci si addentra nell’interno, raggiungendo Heathfield. Da qui si raggiunge la zona detta del “High Weald”, zona collinare ondulata e verdissima, dove  il percorso alterna salite e discese. Il percorso segue qui due antiche strade ferrate: il “Cuckoo Trail” e la “Forest Way”. 

Viaggio a Seven Sisters e Beachy Head: meravigliose e maledette ...
Un tipico cottage del Sussex con sullo sfondo le falesie delle Seven Sisters, presso Eastbourne.

La Worth Way è un percorso che ha preso il posto dell’antica via ferrata che congiungeva Turnbridge con Crawley: la si segue in un paesaggio ameno ma molto urbanizzato, notando l’avvicinarsi della metropoli britannica ( Crawley ospita l’aeroporto di Londra-Gatwich). La vicinanza della grande metropoli si fa sentire ma anche qui, come a Parigi, l’arrivo in città è stemperato dal verde dei parchi e dei boschi. L’ultima tappa va da Redhill al centro di Londra. Prima del centro urbano la natura è però ancora padrona: presso Rook Lane, già nell’area di Greater London, si raggiunge il punto in assoluto più alto dell’itinerario ( circa 200 metri). Le colline tengono compagnia il ciclista ancora per un po’, permettendo viste spettacolari della città da un punto di vista rialzato.

How London's Hills Got Their Names | Londonist
Il centro di Londra e i suoi grattacieli visto dalle colline di Rook Lane. Ci troviamo qui a circa 20 chilometri in linea d’aria dai grattacieli, a circa 190 metri sul livello del mare ( contro i 20-30 di Londra centro). Ci troviamo già nel comune di Londra ( Greater London), dandoci una dimostrazione di quanto sia grande la capitale britannica.

Dopo avere attraversato l’anonima zona di Clapham, con le sue infinite linee ferroviarie e le fabbriche dismesse o reinventate, si attraversa il Tamigi sul Battersea Bridge. Forse lasciando un po’ di delusione, il percorso non termina in un luogo come  Piccadilly Circus o Buckingham Palace, bensì nei pressi della stazione di London-Waterloo, luogo di partenza degli Eurostar che collegano Parigi con Londra tramite il Tunnel della Manica.

Londra, così come Parigi, è talmente conosciuta da meritare poche presentazioni. Chi non ha mai sentito parlare del Big Ben o di Harrods? Londra però non è solo la capitale del leisure e dell’entertainment, ma anche il cuore economico del Commonwealth e per certi versi, del mondo intero. Secondo diversi report Londra sarebbe infatti insieme a New York il principale centro finanziario del pianeta.

Lo skyline di Londra da un ponte sul Tamigi. Si nota la gran quantità di grattacieli, quasi tutti costruiti negli ultimi 15 anni. Sullo sfondo, la cupola di Saint Paul e la City, cuore finanziario londinese.

Clima e Consigli

Per quanto riguarda il clima delle zone attraversate, esso può essere considerato di tipo atlantico. Le piogge sono frequenti in qualunque stagione, sia sul lato inglese che su quello francese. Nella stagione estiva le zone interne della Francia tendono ad essere generalmente più calde di quelle inglesi, specialmente nel bacino parigino. Nonostante ciò, anche nel bacino di Londra, le temperature in estate possono superare agevolmente i trenta gradi. Le zone più fresche sono le alture e le zone costiere, dove le brezze spesso mitigano la calura. In queste zone le  temperature possono essere fresche in qualunque stagione. Il periodo autunnale e inizio invernale è il più piovoso e ventoso in tutte le zone attraversate. Il vento può soffiare molto intenso in tutti i mesi dell’anno, specie presso le coste.

Nebbia costiera avvolge le coste del Canale della Manica

La stagione più soleggiata è la primavera, anche se le temperature (specie minime) possono risultare ancora decisamente freddine. Il periodo consigliato per percorrere il tragitto è l’estate, evitando i momenti di massimo calore. Le temperature massime estive (medie) sono nell’ordine dei 25 gradi a Parigi e dei 23 gradi a Londra. A Dieppe si aggirano sui 20 gradi.

About London Prepared | London City Hall
Magnifica giornata di sole a Londra. Nonostante i luoghi comuni, Londra non è sempre cupa e piovosa.

Note negative ma anche positive sono il tempo variabile e la pioggia. Il rincorrersi delle nuvole, l’alzarsi e il cessare del vento, la pioggia che bagna il terreno e l’arcobaleno al tramonto sono tutte emozioni incredibili che probabilmente proverete. Forti i contrasti tra le due metropoli mondiali e i loro tranquilli dintorni. Gli italiani che percorreranno tale tratta saranno poi stupefatti dalla quantità di bestiame allevato all’aria aperta, anche vicino alle città più grandi. Insomma, il percorso dell’Avenue Verte non deluderà certo il cicloturista: città, opere d’arte, castelli, falesie, campagne una più bucolica dell’altra e tanto altro vi aspettano su questo itinerario.

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La Ciclabile Peschiera-Mantova

La pista ciclabile Peschiera-Mantova è un percorso ciclabile di 44 chilometri che si sviluppa tra il Veneto e la Lombardia, precisamente tra le province di Verona e di Mantova. Si tratta di un percorso completamente asfaltato e su sede propria. Completata nel 2006, questa ciclabile rappresenta uno dei percorsi ciclabili più conosciuti d’Italia. Si sviluppa completamente in territorio pianeggiante, rendendo la percorrenza semplice ed agevole. Può essere percorsa, in caso di bel tempo, praticamente in ogni stagione, ovviamente con abbigliamento ed equipaggiamento adeguato. Si sconsiglia però il periodo invernale, quando spesso le giornate possono essere rigide (specialmente in caso di nebbia). Da evitare anche i mesi estivi, visto che il percorso è quasi sempre esposto al sole e la zona attraversata vede temperature massime decisamente elevate.

Cosa vedere a Peschiera del Garda in un giorno | SiViaggia | SiViaggia
Peschiera del Garda ( provincia di Verona), punto di partenza della ciclabile

Si parte da Peschiera del Garda, in territorio veneto. Questa località è famosa per essere stata un’importantissima piazzaforte militare, prima sotto Venezia e poi con Napoleone e gli austriaci. Peschiera del Garda è anche nota più prosaicamente per essere una frequentatissima uscita autostradale, porta del Garda veronese nonché del famosissimo parco divertimenti di Gardaland. Mettete quindi in conto come in alcuni periodi possa essere incredibilmente frequentata, e che le code sono qualcosa con cui convivere. Se aggiungiamo poi il fattore climatico prima ricordato consiglierei di intraprendere questo percorso nelle stagioni intermedie, possibilmente non durante i week-end.

monzambano-dal-mincio - Monzambano Tourist
Il centro abitato di Monzambano, appena sopra il fiume Mincio

Per raggiungere la pista ciclabile si deve uscire da Porta Brescia e seguire un filare di pioppi che indica la via del fiume. Qui si comincia a pedalare sulla pista ciclabile, inizialmente sempre lungo il fiume Mincio, emissario del Lago di Garda, dalle magnifiche acque color turchese. Si raggiunge la diga di Salionze e si pedala in un ambiente caratterizzato dalle colline moreniche a sud del Lago di Garda. Il primo paese raggiunto è Monzambano, in provincia di Mantova. Assai interessanti le opere di derivazione idraulica dal fiume, tra cui il Canale Virgilio, che scorre sempre vicino al Mincio. Dopo Monzambano giungiamo a Valeggio sul Mincio (Verona), dove si può ammirare una delle attrattive maggiori dell’itinerario: il nucleo di Borghetto, con i suoi mulini e i suoi ponti sul Mincio, incastonato di un ambiente naturale di raro pregio. Sempre a Valeggio merita una visita il Parco e Giardino Sigurtà, il più grande parco privato d’Italia, le cui fioriture di milioni di specie floristiche attirano grande interesse.

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L’idilliaco centro di Borghetto, Valeggio sul Mincio

Dopo Valeggio finiscono i colli morenici e il paesaggio si ampia a perdita d’occhio nella pianura mantovana. Passato Pozzolo sul Mincio la ciclabile abbandona il fiume e percorre il canale detto Scaricatore Pozzolo-Maglio, in una piana agricola senza particolare interesse. Raggiunto Soave si percorre un altro canale, il Diversivo Mincio. Nei pressi di Soave si può ammirare la Riserva Naturale Bosco Fontana, riserva statale che tutela uno degli ultimi lembi ben conservati di foresta ripariale padana, habitat che prima della colonizzazione romana ricopriva gran parte della Pianura Padana. Il bosco ha un’estensione di 230 ettari e al suo interno presenta una palazzina di caccia costruita da Vincenzo primo Gonzaga, duca di Mantova. Ancora pochi chilometri e si raggiunge Mantova, una delle più belle città d’arte d’Italia, patria della dinastia dei Gonzaga. Oltre a visitare i monumenti della città ( tra cui lo splendido Palazzo Te) da non perdere i Laghi di Mantova e le crociere in battello fluviale.

Riserva Naturale Statale Bosco della Fontana | Colline Moreniche del Garda
Bosco Siro Negri visto dall’alto

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Il Percorso ciclabile del Canale Villoresi

Il Canale Villoresi è un canale irriguo di 86 chilometri che percorre la Lombardia Occidentale, tra le provincie di Varese, Milano e Monza e Brianza. Questo canale nasce dalla diga del Panperduto, sul fiume Ticino, situata in località Maddalena di Somma Lombardo (provincia di Varese). Prosegue fino al fiume Adda, dove sfocia nel comune di Cassano d’Adda. Con la sua portata di circa 70 metri cubi al secondo nei mesi irrigui, è uno dei più grandi canali italiani in termini di portata d’acqua.

Le rive del Villoresi ospitano un interessante percorso ciclabile, che si sviluppa però solo dal Panperduto a Monza. Il tratto da Monza al fiume Adda è purtroppo non realizzato. Il percorso si articola in due parti: la parte occidentale, dal Panperduto a Garbagnate Milanese, e la parte orientale, tra Garbagnate Milanese e Monza. La prima parte misura ben 48,1 chilometri, mentre la seconda 20,1, per un totale di 68,2 chilometri complessivi.

Il Canale Villoresi - Navigli Reloading
La Presa del Panperduto. Qui nasce il Canale Villoresi ( in primo piano). Il secondo canale è il Canale Industriale

Consigli

Il percorso non è una pista ciclabile, bensì un percorso ciclo-pedonale promiscuo, bisognerà quindi fare ben attenzione ai numerosi pedoni. In secondo luogo, il canale, avendo un preciso scopo irriguo, presenta acqua solo nel periodo di irrigazione (all’incirca da metà aprile a metà settembre), mentre nella stagione fredda è quasi completamente asciutto. Dato che l’acqua corrente è sicuramente uno degli elementi di maggior fascino del tragitto, sarà meglio percorrere il canale nei mesi irrigui. Bisogna anche tenere presente che la portata del canale si riduce progressivamente da ovest verso est. A Castano Primo, ad esempio, il canale Villoresi si presenta come un grande e impetuoso canale, mentre a Monza si riduce notevolmente in grandezza e portata d’acqua. Gran parte del percorso si trova scoperto, anche se non mancano i tratti ombreggiati. Sarà quindi meglio evitare le giornate più calde. Uno dei periodi migliori per il percorso è la tarda primavera, quando il canale è ricco d’acqua e le temperature non sono ancora troppo calde.

Si tuffa nel Villoresi: grave un giovane - LegnanoNews
Il Canale Villoresi a Castano Primo

Percorso

Prima Parte

Canale Villoresi - Tornavento - InOgniDove.it
Il Canale Villoresi a Tornavento

Il primo tratto va dalla diga del Panperduto fino alle porte di Castano Primo. Partendo dalle chiuse del Panperduto si prosegue in direzione sud, passando presso la frazione Maddalena di Somma Lombardo e attraversando la Brughiera del Dosso. Successivamente si arriva presso la frazione Castelnovate di Vizzola Ticino e si passa vicino alla Centrale Idroelettrica di Vizzola Ticino. Proseguendo ancora si raggiunge Tornavento,(dove si origina il Naviglio Grande), borgo estremamente caratteristico disposto in posizione panoramica sopra la Valle del Ticino. Dopo Tornavento il canale piega decisamente verso est, lasciandosi alle spalle la valle del fiume e aprendosi su vasti spazi agricoli. I comuni attraversati sono quelli di Somma Lombardo, Vizzola Ticino, Lonate Pozzolo, Nosate e Castano Primo. Questo tratto è caratterizzato da ambienti assai suggestivi e poco urbanizzati, legati alla valle del fiume e al suo parco naturale. Boschi si alternano a brughiere, zone coltivate e prati. Il fiume non è mai troppo lontano e la vegetazione rende questo tratto il più ombroso del percorso.

Canale Villoresi - itinerario e traccia gps - MTBMonza.it
Acque nel Parco del Ticino, presso Vizzola. Sulla destra il Villoresi, sulla sinistra il Canale Industriale.


Seconda Parte

Il secondo tratto va dalla cittadina di Castano Primo alle porte di Parabiago. Questo tratto è indubbiamente meno naturale del primo, le aree boschive attraversate sono poche e frammentate. Elemento centrale del percorso è l’attraversamento di diverse cittadine e paesi allineate lungo il corso del canale: Castano Primo, Buscate, Arconate e Busto Garolfo. Queste realtà sono dei nuclei urbani molto compatti, caratteristica tipica dei borghi agricoli e appena fuori da essi la campagna prende subito il sopravvento. Punto logistico importante è la stazione FN di Castano Primo.

Canale Villoresi - Arconate: ponte - InOgniDove.it
Il Canale Villoresi ad Arconate

Terza Parte

Il terzo tratto va da Parabiago alla frazione Cinzano di Limbiate. Questa tratta è caratterizzata per la grande variabilità di ambienti attraversati, che alternano aree agricole a zone residenziali e industriali. La vicinanza con la grande metropoli milanese si incomincia a sentire, anche se l’urbanizzato in questa tratta non è ancora così soverchiante come in Brianza. Interessante in questa tratta l’attraversamento di molti corsi d’acqua ( fiume Olona, torrente Bozzente, torrente Lura, torrenti delle Groane). Si attraversano altresì importanti assi di comunicazione, come la Statale del Sempione, l’Autostrada A8 dei Laghi e la Strada Statale Varesina.

Canale Villoresi - Lainate - InOgniDove.it
Canale Villoresi a Lainate

I comuni attraversati sono Parabiago, Nerviano, Lainate, Arese e Garbagnate Milanese. Punti di interesse sono Il Parco dei Mulini a Nerviano, Villa Litta ad Arese e il Parco delle Groane. Presso Castellazzo di Bollate si può visitare un’altra villa assai famosa: villa Arconati. Interessante la diramazione dal Villoresi, presso la stazione di Garbagnate-Parco Groane della Via d’Acqua Nord. Questo nuovo percorso idrico, costruito in occasione di EXPO Milano 2015, porta le acque del Villoresi al complesso sorto in occasione dell’Esposizione Universale. Punti logistici da tenere in conto sono la stazione FS di Parabiago, ad appena un centinaio di metri dal canale, e quella FN di Garbagnate-Parco Groane, praticamente attaccata alla linea.

Senago - canale Villoresi - parco delle Groane - viale - vegetazione,  Brunetti, Federico – Fotografie – Lombardia Beni Culturali
Il Canale Villoresi nel Parco delle Groane

Quarta Parte

Il quarto tratto va da Cinzano di Limbiate a Monza. Il paesaggio si fa qui decisamente più urbanizzato e generalmente manca di particolari valori estetici o ambientali. Si attraversa il cuore della Brianza, a nord del capoluogo milanese. Non mancano però sorprese positive come l’Oasi dei Gelsi tra Varedo e Nova Milanese o il Parco del Grugnotorto-Villoresi. Questo tratto è comunque interessante a livello urbanistico per l’occhio attento e critico del territorio. In questo pezzo si attraversano i comuni di Limbiate, Varedo, Palazzolo Milanese, Nova Milanese, Muggiò e Monza. Tra Palazzolo Milanese e Nova Milanese il percorso attraversa la Ferrovia Milano Chiasso, il Torrente Seveso e la Superstrada Milano-Meda. Interessante la città di Monza, con il centro storico, Il Duomo e la Villa Reale con l’annesso grande parco.

Parco Grugnotorto Villoresi - Muggiò, Nova Milanese, Paderno Dugnano,  Varedo, Bovisio Masciago
Il Canale Villoresi nel Parco del Grugnotorto-Villoresi

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La Greenway del Naviglio della Martesana

La Greenway della Martesana è un percorso ciclabile completamente asfaltato situato per sua interezza nella Provincia di Milano. La sua lunghezza complessiva è di circa 35 chilometri. Essa prende il nome dal Naviglio della Martesana (detto anche “naviglio piccolo” per distinguerlo dal Naviglio Grande a ovest di Milano), il cui corso la ciclabile segue fedelmente.

Trezzo sull'Adda
Immagine panoramica di Trezzo sull’Adda

Storia

Questo canale, costruito tra il 1457 e 1460, connetteva il fiume Adda presso Trezzo a Milano, dove terminava nel cosiddetto “tombone di San Marco”, oggi interrato. Il congiungimento definitivo con la cerchia interna della città avvenne però solo nel 1496. Durante la sua epoca d’oro, all’inizio dell’Ottocento, era una via commerciale importantissima tra Milano e la bergamasca e la valle dell’Adda e vedeva un flusso discendente di 1900 natanti all’anno. Persa la funzione logistica, rimase quella irrigua. Ancora oggi il Naviglio della Martesana irriga circa 24.000 ettari di terreno nelle campagne del milanese orientale. Caratteristica unica della Martesana è il limitatissimo dislivello tra l’imbocco e la fine: si tratta di soli 19 metri di quota in circa quaranta chilometri di percorso.

Il Tombone di San Marco - Navigli Reloading
Immagine storica del Tombone di San Marco

Percorso

Il percorso ciclabile, se vogliamo seguire la corrente, parte da Trezzo sull’Adda, poco a valle del viadotto autostradale dell’autostrada Milano-Bergamo. Questo luogo non è lontano dal noto sito patrimonio UNESCO di Crespi D’Adda, situato dall’altro lato del fiume su suolo bergamasco. Il fiume Adda ha qui un aspetto maestoso, incassato tra due alte sponde ricoperte di vegetazione. Il canale scorre quindi verso sud, parallelo al fiume, incontrando il Santuario di Concesa, il ponte di Canonica e la grande ruota di ferro di Groppello.

Concesa non è un'escrescenza di Trezzo - IO PRIMA DI ME
Il santuario di Concesa, nel comune di Trezzo d’Adda. In primo piano il Naviglio della Martesana e il fiume Adda. Sullo sfondo si notano le ciminiere del complesso di Crespi d’Adda.

Poco prima di Cassano d’Adda il canale compie una curva di novanta gradi (detta “la Volta”) che lo indirizza verso ovest, in direzione di Milano, su un percorso molto vicino a quello della Strada Statale 11 Padana Superiore. Interessante in questo comune il gioco delle acque, dato che oltre alla Martesana si riversa qui nell’Adda il canale Villoresi (o meglio quelle poche acque che gli restano). Ha qui origine anche il Canale della Muzza. Dopo Cassano incontriamo Inzago (ricco di ville nobiliari), Gessate (dove vi è il capolinea della linea 2 della Metropolitana milanese, “la verde”) e Gorgonzola. In questo tratto il canale scorre nella zona di demarcazione tra l’alta pianura asciutta e la bassa pianura irrigua (situata prevalentemente a sud del canale), in un ambiente caratterizzato da campi scanditi da bassi filari.

Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Gorgonzola) - Wikipedia
La maestosa parrocchiale di Gorgonzola

Gorgonzola, anticamente principale centro della zona e oggi nota soprattutto per aver dato i natali al formaggio omonimo. Interessante la parrocchiale neogotica, capolavoro di Simone Cantoni. Dopo Gorgonzola la ciclabile passa per Cassina de’ Pecchi, Cernusco sul Naviglio e Cologno Monzese. Mentre il primo e l’ultimo sono noti, assai prosaicamente, per rispettivamente una fermata della metropolitana e la sede dell’emittente Mediaset di Silvio Berlusconi, la località intermedia presenta una grande attrattiva nelle ville storiche situate a poca distanza dal naviglio (come Villa Uboldo, Villa Scotti, Villa Ferrario, Villa Biancani-Greppi e Villa Alari-Visconti).

Cernusco apre le porte di Villa Alari per un fine settimana da ...
Villa Alari a Cernusco sul Naviglio

Dopo Cologno Monzese la ciclabile entra nel comune di Milano, transitando per i quartieri di Crescenzago, Gorla, Turro e Greco. Lungo Viale Padova, già nel centro di Milano, si hanno le ultime belle ville, con lussureggianti giardini. In Via Melchiorre Gioia, presso il luogo denominato anticamente “Cassina de’Pomm”, la Martesana si inabissa nel sottosuolo di Milano, da qui in poi scorrerà interrata sotto la metropoli, raggiungendo i bastioni di Porta Nuova. La ciclabile vera e propria termina in Via Melchiorre Gioia, anche se si può continuare a pedalare lungo la rete ciclabile della città di Milano.

Ciclabile del Naviglio della Martesana - La Natura alle Porte di ...
Tratto della greenway nel territorio di Milano

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La ferrovia panoramica del GoldenPass

La linea ferroviaria panoramica del Goldenpass è considerata, insieme al Bernina Express e al Glacier Express, come in assoluto la più bella della Svizzera. Il tragitto complessivo misura circa 210 chilometri e si sviluppa in tre tratte: Montreux-Zweisimmen, Zweisimmen-Interlaken, Interlaken-Lucerna. La prima è la tratta panoramica per eccellenza ed è gestita dalla società MOB; la seconda dalla società BLS e la terza dalla società ZentralBahn.

Da Montreux a Château d'Oex con il treno del formaggio ...

Il tragitto panoramico parte da Montreux, località lacuale assai conosciuta e mondana, sulle rive del Lago di Ginevra. Nei pressi della città si trovano i suggestivi vigneti di Lavaux, area vinicola terrazzata Patrimonio dell’Umanità Unesco, nonché il Castello di Chillon (Château de Chillon), castello situato su un isolotto presso le rive del lago. Questo castello è il monumento in assoluto più visitato della Svizzera. L’atmosfera, sulle rive del Lago di Ginevra, è quasi mediterranea, con palmeti e clima mite. Questo è dovuto ovviamente agli influssi mitiganti del lago.

Un festival di musica globale: il Montreux Jazz Festival | Wall ...
La città di Montreux

Il treno comincia subito una salita decisa e oltrepassa il Colle di Jaman ( Jamanpass, Col du Jaman 1113 metri) dentro un comodo tunnel. All’uscita l’ambiente è decisamente diverso, tipicamente alpino: torrenti gorgoglianti, cupe foreste di abeti e case dai tetti spioventi. Si entra nel territorio definito Pays d’Enhaut (traducibile come “Paese in alto”), passando dal Cantone di Vaud a quello di Friburgo. Dopo Montbovon si raggiunge Chateau-d’Oex e si rientra nel Cantone di Vaud; questo è il paese delle mongolfiere. Dopo Rougemont i nomi diventano tedeschi: stiamo entrando nella Svizzera alemanna e nel Cantone di Berna. Arriviamo quindi a Saanen e a Gstaad, località alpine tra le più care e meta di turismo mondano. Si raggiunge poi Zweisimmen, entrando nella Valle della Simme (Simmental). A Zweisimmen si cambia treno e si sale su un convoglio BLS.

Saanenland <3 | Reisen, Berner oberland, Landschaft
La piacevole regione del Saanenland

Si percorre ora la valle della Simme, ombrosa e stretta, sempre vicini al corso del fiume. Usciti dalla valle raggiungiamo Wimmis e ci troviamo sulle rive del Lago di Thun ( Thunersee). Siamo qui nell’Oberland Bernese e ci muoviamo quindi verso est lungo le rive del lago, fino a raggiungere Interlaken (letteralmente “tra i due laghi”), situata su un conoide alluvionale tra il Lago di Thun e il lago di Brienz ( Brienzersee). Tutta la zona dell’Oberland Bernese è forse la più tipica della Svizzera: tutti i paesi hanno un gusto particolare, le case sono ampie e ricche di pitture e decorazioni, le chiese bianche formano dei veri quadri inseriti nel panorama dei pascoli e delle cime innevate.

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Il Brienzersee ( Lago di Brienz)

Alla stazione di Interlaken-Ost si prende il treno operato dalla società ZentralBahn ( Ferrovia Centrale) che percorre le rive del lago di Brienz, particolare per il suo colore azzurrino, tipico delle acque di scioglimento dei ghiacciai. Sopra il lago, ma invisibili dalla nostra prospettiva, si trovano le cime dei giganti Eiger, Monch e Jungfrau, 4000 celeberrimi, raggiungibili da Interlaken tramite le località di Grindelwald e Lauterbrunnen. Arrivati a Brienz si possono ammirare, dall’altra parte del lago, le Cascate di Giessbach. Più avanti, lungo la valle dell’Aare, si trovano le cascate di Aaresclucht, non raggiunte dal treno.

Questo sale invece il colle di Brunig ( Brunigpass, 1002 metri), dopodiché costeggia il Lago di Lungern ( Lungernsee). Siamo ora nel Cantone di Obvaldo ( Nidwalden in tedesco), cantone piccolissimo ma importante: è stato infatti uno dei quattro cantoni, cosiddetti “originari”, che nel 1291 ha dato origine al primo nucleo delle Confederazione Elvetica. Dopo il Lago di Lungern ecco a pochi chilometri un altro lago, quello di Sarnen ( Sarnensee). Alla sua testata si trova la località di Sarnen, cittadina di soli 10.000 abitanti, eppure capitale del minuscolo cantone. Pochi chilometri e arriviamo alla fine del nostro viaggio: il Lago dei Quattro Cantoni (dall’incomprensibile nome tedesco di Vierwaldstattersee), fulcro della Svizzera originaria. La piacevole e accogliente città di Lucerna ( Luzern) segna la fine del nostro itinerario: imperdibile il ponte sull’Aare ( Aarebrucke), bellissimo eppure spesso troppo affollato di turisti.

Brünig railway line - Wikipedia
Il treno panoramico ( qui Zentralbahn) nel Canton Obvaldo

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Il Glacier Express

Il Glacier Express è un servizio di treni diretti che collega la località svizzera di Zermatt con quella di Sankt Moritz. E’ conosciuto come il treno “espresso” più lento del mondo: impiega infatti circa otto ore a compiere il tragitto di 291 km che separa le due cittadine. Si snoda all’interno di tre cantoni svizzeri: Vallese, Uri e Grigioni.

Glacier & Bernina Express | Switzerland Travel Centre

Il treno parte dalla località di Zermatt, famosissimo centro di turismo alpino estivo e invernale ai piedi della parete nord del Cervino ( Matterhorn in tedesco). Zermatt si trova nel cantone svizzero del Vallese. L’altitudine alla partenza di Zermatt è di 1606 metri sul livello del mare. Il treno discende quindi la Mattertal ( valle di Matter), valle percorsa dal torrente Matter Vispa, attraverso i paesini di Sankt Niklaus, Tasch, Randa e, più a valle, Grachen e Embd.

Zermatt, Svizzera: a cospetto del Cervino, dentro la storia ...
Zermatt, al cospetto del Cervino

A Visp (651 m) il treno giunge nella valle principale del Vallese, la valle del Rodano. Dopo Visp il treno raggiunge Brig (678 m), 13 000 abitanti, la città più importante dell’alto Vallese. L’Alto Vallese è di lingua tedesca ( svizzero alamanno) a differenza del Basso Vallese che è di lingua francese. Tutto il percorso del treno si svolge in territori germanofoni o romanci. Dopo Brig il treno ricomincia a risalire lungo l’alta valle del Rodano, in una zona agricola e scarsamente abitata denominata regione del Goms, passando per Fiesch, Munster e Ulrichen. A Oberwald ( 1368 m) il treno entra nella Galleria di Base del Furka, costruita sotto il Passo omonimo ( Furkapass). La galleria è lunga 15407 metri e fu terminata nel 1982 per sostituire la vecchia linea, che saliva fino a una quota di 2160 metri.

Ulrichen, Goms, Schweiz | imhof patrick | Flickr
Ulrichen, nella regione del Goms

Il treno esce dalla galleria a Realp, nel cantone di Uri, a una quota di 1550 m. Il tunnel è quindi leggermente in salita. Dopo Realp il treno scende nuovamente nella vallata denominata Urseren, percorsa dal ramo superiore del fiume Reuss. Passiamo quindi per Hospental ( 1452 m) e Andermatt ( 1447 m), principale centro nella parte centrale dell’itinerario, nonché massimo centro della parte montana del Cantone di Uri. Dopo Andermatt la linea sale decisamente per affrontare il pezzo più alto dell’intero tragitto: il Passo dell’Oberalp ( Oberalppass), situato a una quota di 2030 m.

Alpi svizzere: un'Andermatt nuova fiammante | TerreIncognite Magazine
Stradina di Andermatt ( Uri)

Qui si entra nel Cantone dei Grigioni ( Graubunden). Discesi dal passo dell’Oberalp si entra nella regione di Surselva, dalla ricca tradizione romancia. Siamo qui nell’Alta valle del Reno ( Rhinetal). Incontriamo qui i paesi di Sedrun ( 1404 m) e Disentis/Muster ( 1142 m), cittadina romancia che ospita un monastero benedettino risalente al 720. Dopo Llanz ( 698 m) il treno percorre le Gole del Reno ( dette Ruinaulta in romancio, percorse dal Reno Anteriore), spettacolari e suggestive. Dopo le gole si giunge a Chur ( Coira) ( 585 m), capoluogo del Cantone dei Grigioni e città più grossa posta lungo l’itinerario ( circa 35 000 abitanti). 

Disentis Monastery | Disentis Sedrun
Disentis con la sua abbazia

Dopo Coira il treno risale fino a Thusis ( 720 m), lungo la Valle del Reno Posteriore che conduce in direzione del Passo del San Bernardino lungo la celeberrima gola della Via Mala. Tra Thusis e Filisur ( 1032 m) il treno passa sul famosissimo viadotto del Landwasser, alto 65 metri e costruito nel 1901-1902.  Siamo qui nella Valle dell’Albula, percorsa dal fiume omonimo e poi si raggiungono le località di Bergun/Bravuogn e Preda. Grazie a diverse spirali il treno riesce a guadagnare un grande dislivello: 400 metri in 5 chilometri circa. Preda ( frazione di Bergun) è l’ultimo centro abitato della valle. Qui si entra nel Tunnel dell’Albula, lungo 5865 metri e costruito tra il 1898 e il 1904.  Nel 2022 dovrebbe entrare in funzione il nuovo tunnel dell’Albula, costruito per alleviare il vecchio tunnel, ormai assai provato. Il tunnnel esce a Spinas ( comune di Bever) per poi continuare nell’Alta Engadina ( Engadin), percorsa dal fiume Inn, in direzione di Sankt Moritz ( 1775 m), tappa finale del lungo itinerario.

File:Berguen von Crap Sol igl Munts.jpg - Wikipedia
L’idialliaco paese di Bergun

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Ciclovia Alpe-Adria

La ciclovia Alpe-Adria (chiamata anche Radweg in tedesco) è un percorso ciclabile che si snoda tra Salisburgo, capoluogo del Land omonimo, e Grado sul mare Adriatico, in Friuli-Venezia-Giulia. La ciclabile si sviluppa tra il Land del Salisburghese ( Salzburg), quello della Carinzia ( Karnten) e la regione italiana del Friuli-Venezia-Giulia. Il percorso prevede otto tappe, quattro in territorio austriaco, una tra Austria e Italia e tre in territorio italiano: 1)Salisburgo-Bischofschofen, 2)Bischofschofen-Bad Gastein, 3)Mallnitz-Spittal an der Drau 4) Spittal-an-der-Drau-Villach, 5)Villach-Tarvisio, 6)Tarvisio-Venzone, 7)Venzone-Udine e 8)Udine-Grado.

Cosa vedere a Salisburgo in Austria - eViaggi.info
Salisburgo ( in tedesco Salzburg). Patria di Mozart e capoluogo del Land del Salisburghese.

La prima tratta va da Salisburgo ( patria di Mozart) a Bischofschofen. La seconda va da Bischofschofen a Bad-Gastein. Si percorre la Valle della Salzach, lungo una serie di bacini di sbarramento fino a Schwarzbach. Da qui comincia la salita lungo la Valle di Gastein, per arrivare a Bad-Gastein, famosa località termale, nota anche per la propria cascata, con un paesaggio che si apre alla fine sulle cime degli Alti Tauri, le vette più alte dell’Austria. Da Bad-Gastein a Mallnitz si attraversano i Tauri con il treno-navetta, tramite la Galleria dei Tauri, lunga circa otto chilometri.

Wikiloc | Foto di Mallnitz - Auernig (1/6)
Mallnitz, comune di circa 800 abitanti del distretto di Spittal-an-der-Drau. Fa parte dell’associazione Perle delle Alpi, che promuove la mobilità dolce.

Mallnitz, a circa 1200 metri di quota, è il punto più alto dell’itinerario. Da qui parte la terza tappa, da Mallnitz a Spittal-an-der-Drau. Questa tappa scende lungo la Valle della Moll (Molltal) e ci troviamo già nel Land della Carinzia (i Tauri dividono il Land Salisburghese dalla Carinzia). Tra le attrazioni della tappa possiamo annoverare il centro di Obervellach, la cascata di Bernitz e la gola Barbarossa. Arrivati a Spittal si può vedere il castello Porcia (Schloss Porcia). La quarta tappa va da Spittal a Villach. Qui la ciclabile segue la valle della Drava ( Drautal), a una quota di circa 500 metri, sempre in leggera discesa. Il percorso si snoda sempre in riva al fiume e segue il percorso della ciclabile della Drava (Drauradweg). La quinta tappa si svolge tra Austria e Italia, Da Villaco ( Villach) a Tarvisio per la Valle della Gail, risalendo il fiume per circa 200 metri di dislivello.

Stupenda gita in bici attorno al lago - Recensioni su Millstatter ...
Il Millstatter See, nella valle della Drava ( Drautal).

A Thorl-Maglern si attraversa il confine con l’Italia e dopo poco si raggiunge Tarvisio, principale centro della Val Canale. Da Tarvisio a Venzone ( sesta tappa) si scende lungo la Val Canale e il Canale del Ferro. Sopra Tarvisio è d’obbligo una visita al Monte Lussari, che ospita un santuario assai conosciuto. Dopo Tarvisio si passa per Pontebba, Dogna e Chiusaforte.  Dopo Venzone si esce definitivamente dalle montagne e si pedala nella pedemontana friulana, potendo ammirare il Lago di Cavazzo, la fortezza di Osoppo, il castello di Cassacco e il centro storico di Udine. Gli ultimi 59 chilometri dell’ottava tappa separano Udine dal mare. Si pedala qui nella Bassa pianura friulana, a quote molto modeste (Udine è a soli 117 metri) e si scende ancora di più: il punto più basso, nella laguna di Grado, è a -4 metri sul livello del mare! La ciclabile si conclude sulla spiaggia di Grado. Imperdibili la Laguna e l’area archeologica di Aquileia.

Laguna di Grado
La Laguna di Grado. Parte di essa si trova sotto il livello del mare.

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La Route des Grandes Alpes

La Route des Grandes Alpes è una strada turistica di 720 chilometri che attraversa le Alpi Francesi da nord a sud. Essa parte da Thonon-les-Bains, località situata sulle rive del Lago di Ginevra ( Lac Leman in francese), nel dipartimento dell’Alta Savoia e si conclude a Nizza, sulle rive del Mediterraneo, nel dipartimento delle Alpes-Maritimes ( Alpi Marittime). Nel suo percorso sono presenti 17 colli/valichi di montagna, dei quali 6 superano i 2000 metri di altitudine. Il dislivello complessivo è di circa 17000 metri.

Il suggestivo borgo alpino di Grand Bornand, in Alta Savoia

Partendo da Thonon i principali passi sono: Col des Gets ( 1170m), Col de la Colombiere ( 1613 m), Col des Aravis ( 1486 m), Col de Saisies ( 1650 m), Cormet de Roseland ( 1968 m), Col de l’Iseran ( 2770 m), Col du Telegraphe ( 1566 m), Col du Galibier ( 2645 m), Col du Lautaret ( 2058 m), Col d’Izoard ( 2360 m), Col de Vars ( 2108 m), Col de la Cayolle ( 2326 m), Col de la Couillole ( 1678 m), Col de Turini ( 1604 m), Col de Castillon ( 728 m), Col d’Eze ( 507 m).  La strada passa per molte località conosciute, numerose delle quali ospitano anche complessi sciistici: tra di esse Morzine, Le Grand Bornand, Saint Jean de Sixt, Notre-Dame-de Bellecombe, Bourg Saint-Maurice, Val d’Isere, Modane, Serre Chevalier, Briancon, Vars, Barcelonnette, Valberg, Sospel e sulla costa Mentone. La strada attraversa cinque dipartimenti francesi, tre dei quali presentano un nome con la parola “Alpes” ( Alpi): si tratta da nord a sud: di Haute Savoie ( Alta Savoia), Savoie ( Savoia), Haute Alpes ( Alte Alpi), Alpes de Haute Provence ( Alpi dell’alta Provenza) e Alpes-Maritimes ( Alpi Marittime).

La Casse Deserte, sul Col de L’Izoard. Uno dei tratti più suggestivi dell’intero percorso

Il percorso può essere diviso grossomodo in cinque parti geograficamente e ambientalmente diverse:

La prima va da Thonon fino al colle denominato Cormet de Roseland, al confine tra la Savoia e l’Alta Savoia: questo tratto è caratterizzato da passi di montagna non troppo alti, montagne imponenti ma non altissime e un paesaggio verdeggiante, irrorato da frequenti piogge. I paesi e le cittadine sono ordinate e ricche e le chiese con i campanili dalla scintillante copertura metallica tipica savoiarda rallegrano il paesaggio. Il verde, la ricchezza delle costruzioni e l’ordine faranno forse pensare a qualcuno una somiglianza con la Svizzera, in effetti non troppo lontana. La morfologia stessa delle montagne è tipicamente nord alpina, quasi bavarese. Il territorio attraversato è altre-sì più urbanizzato che in altre aree, stante anche la quota minore. Le località attraversate sono dedite sia al turismo invernale che estivo. In questo segmento si attraversa lo Chablais, poi la catena degli Aravis ( Chaine des Aravis) e infine il Beaufortain ( territorio di Beaufort).

Panorama dall’alto di Morzine

La seconda zona va dalla Cormet de Roseland fino alla zona di Briancon ed è compresa nel dipartimento della Savoia. Si tratta del pezzo decisamente più “alpino” dell’intera tratta, comprendendo i due colli più alti del percorso ( l’Iseran e il Galibier), notissimi per il passaggio del Tour-de-France. Questa tratta costeggia inoltre le montagne più alte dell’intera tratta, nonché delle intere Alpi Francesi (ad esclusione del Monte Bianco) come i massicci della Vanoise e degli Ecrins, potendo qui ammirare gli unici ghiacciai perenni di tutta la Route. Dal punto di vista ambientale è la parte più ricca di contrasti: alla solitudine dei passi e alla natura incontaminata di alcune zone si alternano le grandi stazioni sciistiche dello Ski Total, come Val d’Isere e Valloire. Fortunatamente la Route non attraversa centri come Meribel, les Arcs o Courchevel, in assoluto i più assediati dal cemento. Il percorso lambisce, e in alcuni punti attraversa, il Parco Nazionale della Vanoise, contiguo del vicino Parco Nazionale italiano del Gran Paradiso. Si attraversa prima la zona della Tarantaise (Tarantasia), poi la valle della Moriana ( Maurienne) ed infine la zona di Briancon ( Brianconnais).

Il piccolo villaggio di Bonneval-sur-Arc. Si trova all’inzio della salita al Col de l’Iseran, proveniendo da Sud. Contrasta fortemente con la stazione sciistica di Val d’Isere, sul versante Nord.

Il terzo tratto va da Briancon al Col de la Cayolle e comprende i tratti nei dipartimenti delle Hautes-Alpes e nelle Alpes-de-Haute-Provence. Questa tratta comprende ancora passi molto alti, ad altezze fino a 2300 metri ma è caratterizzata da un paesaggio nettamente diverso dalle prime due: l’ambiente si fa più aspro e arido, i verdi prati vengono spesso sostituiti da aride pietraie e il sole si fa più forte, l’aria è serena e il cielo è di un azzurro che sa già di Provenza. Non fatevi però ingannare dal sole cocente del giorno, a causa anche della natura rocciosa del terreno questa zona ha le più grosse oscillazioni termiche della Francia, con notti fredde o molto fredde in qualunque stagione. Si tratta della parte più selvaggia di tutta la Route des Grandes Alpes. Per un breve tratto attraversa il Parco Nazionale degli Ecrins, mentre in seguito si snoda per lungo tratto nel Parco Regionale del Queyras. Attraversa le regioni storiche del Brianconnais, degli Escreins e del Queyras.

Tour du Mont Viso, 6 jours de marche - - Queyras Montagne
La vetta del Monte Viso vista dal versante francese. Ci troviamo qui nel Parco Naturale del Queyras, poco distanti dal Col d’Izoard

La quarta zona va dal Col de la Couillole a Guillaumes e presenta un aspetto ancora diverso. Si costeggia il Parco Nazionale del Mercantour, tra montagne più dolci rispetto alle precedenti, molte costituite da lunghe groppe tondeggianti. In alcune aree il paesaggio è però circondato da montagne calcaree, più aspre. Il paesaggio riacquista un aspetto più verdeggiante. Il clima si fa più mite e piovoso, dopo il clima continentale e secco delle Haute-Alpes. La presenza di castagno e faggio rende la zona simile alle Alpi Piemontesi. Il Piemonte è in effetti vicino, in special modo il cuneese e il Parco del Mercantour confina con il vicino Parco delle Alpi Marittime, creando un’area protetta transfrontaliera tra le più interessanti d’Europa.

Cayolle (Col de la) da Barcelonnette - bicicletta - Barcelonnette ...
Paesaggio tardo-estivo presso il Col della Cayolle. Gran parte dei gruppi montuosi sono qui di origine calcarea.

La quinta e ultima zona va dal Col de Turini fino a Nizza e ha un aspetto decisamente mediterraneo: la vegetazione si fa tipicamente mediterranea, i fiumi scendono in direzione del mare, le cicale friniscono e la terra si fa rossiccia in molte parti. Dopo una parte montana ancora selvaggia si arriva finalmente sul mare, nella famosa Costa Azzurra,a quota zero metri, in un ambiente decisamente diverso: assai urbanizzato e congestionato rispetto a quelli attraversati, ma di sicuro fascino per via della Route de la Corniche e le sue viste sul blu del Mediterraneo sottostante.

Strada discendente dal Col d’Eze ( l’antico Colle di Eza della Contea di Nizza), sullo sfondo il blu del Mediterraneo

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