La linea ferroviaria panoramica del Goldenpass è considerata, insieme al Bernina Express e al Glacier Express, come in assoluto la più bella della Svizzera. Il tragitto complessivo misura circa 210 chilometri e si sviluppa in tre tratte: Montreux-Zweisimmen, Zweisimmen-Interlaken, Interlaken-Lucerna. La prima è la tratta panoramica per eccellenza ed è gestita dalla società MOB; la seconda dalla società BLS e la terza dalla società ZentralBahn.
Il tragitto panoramico parte da Montreux, località lacuale assai conosciuta e mondana, sulle rive del Lago di Ginevra. Nei pressi della città si trovano i suggestivi vigneti di Lavaux, area vinicola terrazzata Patrimonio dell’Umanità Unesco, nonché il Castello di Chillon (Château de Chillon), castello situato su un isolotto presso le rive del lago. Questo castello è il monumento in assoluto più visitato della Svizzera. L’atmosfera, sulle rive del Lago di Ginevra, è quasi mediterranea, con palmeti e clima mite. Questo è dovuto ovviamente agli influssi mitiganti del lago.
Il treno comincia subito una salita decisa e oltrepassa il Colle di Jaman ( Jamanpass, Col du Jaman 1113 metri) dentro un comodo tunnel. All’uscita l’ambiente è decisamente diverso, tipicamente alpino: torrenti gorgoglianti, cupe foreste di abeti e case dai tetti spioventi. Si entra nel territorio definito Pays d’Enhaut (traducibile come “Paese in alto”), passando dal Cantone di Vaud a quello di Friburgo. Dopo Montbovon si raggiunge Chateau-d’Oex e si rientra nel Cantone di Vaud; questo è il paese delle mongolfiere. Dopo Rougemont i nomi diventano tedeschi: stiamo entrando nella Svizzera alemanna e nel Cantone di Berna. Arriviamo quindi a Saanen e a Gstaad, località alpine tra le più care e meta di turismo mondano. Si raggiunge poi Zweisimmen, entrando nella Valle della Simme (Simmental). A Zweisimmen si cambia treno e si sale su un convoglio BLS.
Si percorre ora la valle della Simme, ombrosa e stretta, sempre vicini al corso del fiume. Usciti dalla valle raggiungiamo Wimmis e ci troviamo sulle rive del Lago di Thun ( Thunersee). Siamo qui nell’Oberland Bernese e ci muoviamo quindi verso est lungo le rive del lago, fino a raggiungere Interlaken (letteralmente “tra i due laghi”), situata su un conoide alluvionale tra il Lago di Thun e il lago di Brienz ( Brienzersee). Tutta la zona dell’Oberland Bernese è forse la più tipica della Svizzera: tutti i paesi hanno un gusto particolare, le case sono ampie e ricche di pitture e decorazioni, le chiese bianche formano dei veri quadri inseriti nel panorama dei pascoli e delle cime innevate.
Alla stazione di Interlaken-Ost si prende il treno operato dalla società ZentralBahn ( Ferrovia Centrale) che percorre le rive del lago di Brienz, particolare per il suo colore azzurrino, tipico delle acque di scioglimento dei ghiacciai. Sopra il lago, ma invisibili dalla nostra prospettiva, si trovano le cime dei giganti Eiger, Monch e Jungfrau, 4000 celeberrimi, raggiungibili da Interlaken tramite le località di Grindelwald e Lauterbrunnen. Arrivati a Brienz si possono ammirare, dall’altra parte del lago, le Cascate di Giessbach. Più avanti, lungo la valle dell’Aare, si trovano le cascate di Aaresclucht, non raggiunte dal treno.
Questo sale invece il colle di Brunig ( Brunigpass, 1002 metri), dopodiché costeggia il Lago di Lungern ( Lungernsee). Siamo ora nel Cantone di Obvaldo ( Nidwalden in tedesco), cantone piccolissimo ma importante: è stato infatti uno dei quattro cantoni, cosiddetti “originari”, che nel 1291 ha dato origine al primo nucleo delle Confederazione Elvetica. Dopo il Lago di Lungern ecco a pochi chilometri un altro lago, quello di Sarnen ( Sarnensee). Alla sua testata si trova la località di Sarnen, cittadina di soli 10.000 abitanti, eppure capitale del minuscolo cantone. Pochi chilometri e arriviamo alla fine del nostro viaggio: il Lago dei Quattro Cantoni (dall’incomprensibile nome tedesco di Vierwaldstattersee), fulcro della Svizzera originaria. La piacevole e accogliente città di Lucerna ( Luzern) segna la fine del nostro itinerario: imperdibile il ponte sull’Aare ( Aarebrucke), bellissimo eppure spesso troppo affollato di turisti.