Questo percorso ciclabile si snoda in Alto Adige dalla città di Bressanone/Brixen fino al confine austriaco. La prima porzione dell’itinerario non si trova tecnicamente nella Val Pusteria, ma nella Valle dell’Isarco. La valle vera e propria comincia infatti presso Rio di Pusteria. Il percorso intero si sviluppa per circa 75 chilometri e presenta un dislivello presente ma non troppo pronunciato. Bressanone è infatti situata a 560 metri sul livello del mare, mentre l’arrivo a quasi 1200 metri. Chi non voglia pedalare in salita può comunque percorrere il percorso all’inverso. La pista ciclabile della Pusteria è un percorso fenomenale per tutta una serie di motivi, tra cui la presenza assidua del treno, che permette di spostare agevolmente le biciclette lungo l’intera tratta. Si aggiungano cittadine ben curate e ricche di storia, pittoreschi borghi montani, parchi naturali e distese di prati e foreste di abeti a perdita d’occhio e il quadro sarà completo. La pista ciclabile continua poi su suolo austriaco come Drauradweg ( pista ciclabile della Drava).
Da Bressanone a Brunico
Bressanone/Brixen è la terza città dell’Alto Adige ed è ricca di storia. Sede vescovile, ospita un gradevole centro storico e la famosa Karlspromenade, percorso pedonale voluto dall’imperatore austriaco Carlo I. Dopo la città ecco l’Abbazia di Novacella, incredibile complesso religioso che risale al 1142. Dopo Sciaves si entra in Val Pusteria e si raggiunge Rio di Pusteria, coronato dal suo lago al di sotto del soleggiato terrazzo di Maranza. Si segue il percorso della Rienza e si raggiungono Vandoies ( dove una deviazione conduce alla valle di Fundres), Chienes ( vicino si può visitare il Castello di Casteldarne) e San Lorenzo di Sabato, da dove parte la strada per la Val Badia. Al km42 i prati e i boschi sono interrotti da Brunico/Bruneck, città di 15 mila abitanti capoluogo della valle. Qui si può visitare il Castello ( sede di un Museo Messner) e il cimitero di guerra tirolese. Brunico è un nodo nevralgico per raggiungere la Valle di Tures ( poi Valle Aurina) e il Plan de Corones. La prima è una vallata alpina incontaminata, orientata verso nord, famosa per essere il luogo più settentrionale d’Italia. Il secondo è una vasta montagna circolare ammantata di boschi sede di un importante comprensorio sciistico ed escursionistico.
Da Brunico a Dobbiaco
Uscendo da Brunico si raggiunge Perca, che ospita nelle vicinanze delle famose Piramidi di Terra e poi Valdaora, sulle rive di un lago artificiale assai suggestivo, da dove parte la Valle di Anterselva. Il paese successivo è quello di Monguelfo-Tesido, da dove si diparte un’altra valle con direzione nord, quella di Santa Maddalena, dai bellissimi paesini dalle architetture lignee. Da qui si raggiunge invece, nel versante sinistro della valle, lo stupendo Lago di Braies, diventato ormai frequentatissimo. Bagni di Braies Vecchia, nonché Bagni di Pervalle sono invece punti di partenza per bellissime escursioni nel Parco Regionale di Fanes-Sennes-Braies, composto da ardite cime dolomitiche e dagli altopiani sassosi più estesi dell’Alto Adige. Dopo Villabassa si raggiunge Dobbiaco/Toblach, stazione turistica frequentata tanto d’inverno quanto d’estate. A luglio si tengono qui le Settimane Gustav Mahler, dedicate al compositore austriaco che vi scrisse i maggiori capolavori. Appena ad est di Dobbiaco si ha la Sella di Dobbiaco ( Toblacher Sattel), punto più alto dell’itinerario ( 1220 metri).
Da Dobbiaco a Lienz
La Sella di Dobbiaco segna il punto più alto della ciclabile, ma è soprattutto il punto spartiacque tra il bacino della Rienza ( a ovest) e quello della Drava ( ad est), le cui sorgenti sono situate ad appena un chilometro dalla trafficata Strada Statale 49. Le acque che cadono ad est dello spartiacque seguiranno il fiume fino al Danubio e si getteranno nel lontano Mar Nero. Da Dobbiaco si diparte anche la strada per Cortina d’Ampezzo, che attraversa la selvaggia Val di Landro, incastonata dalle due gemme del Lago di Dobbiaco e del Lago di Landro. La valle è percorsa anche da una bellissima pista ciclabile che poi scende fino alla valle del Piave. In territorio veneto è imperdibile il Lago di Misurina. La strada conduce anche alle celeberrime Tre Cime di Lavaredo. Proseguendo lungo la Val Pusteria si giunge finalmente a San Candido/Innichen, ultima località prima del confine austriaco, incastonata dalle vette delle Dolomiti di Sesto. San Candido vanta un centro storico di incredibile bellezza, dominato dalla Colleggiata, una delle chiese più significative delle Alpi. Da San Candido si può raggiungere la Valle di Sesto e la Val Fiscalina, bellissima vallata nel Parco Regionale delle Dolomiti di Sesto. Pochi chliometri dopo San Candido si giunge a Prato alla Drava, presso il confine con l’Austria. La pista ciclabile continua qui in direzione di Sillian e di Lienz.
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